La Maratona di New York è uno degli eventi più attesi ed amati dai runner tutto il mondo, una corsa epica che raccoglie nella grande mela decide di migliaia di podisti: 55mila quest’anno gli iscritti alla Major americana che si è svolta domenica 3 novembre e, come ormai tradizione da qualche anno, l’Italia è stata la nazione più rappresentata dopo gli Stati Uniti stessi con ben 2.443 iscritti.
Tra di loro anche quest’anno, gli sport invernali azzurri sono stati rappresentati da Elisa Brocard, che lo scorso anno aveva debuttato tra le strade newyorkesi e quest’anno è riuscita a strappare un curioso primato: con il 101esimo posto assoluto tra le donne, è stata la migliore italiana sui 42 chilometri da Staten Island a Central Park, nel cuore di Manhattan, tagliando il traguardo con un tempo di 3h08’24”, migliorando la prestazione dello scorso anno. Un risultato che la stessa 40enne di Gressan, che ha lasciato lo sci di fondo agonistico nel 2022, rimanendo nella disciplina nei panni di allenatrice, non avrebbe affatto pronosticato alla vigilia come suggerisce nel suo stesso post Instagram pubblicato per celebrare il risultato incredibile.
Tra di loro anche quest’anno, gli sport invernali azzurri sono stati rappresentati da Elisa Brocard, che lo scorso anno aveva debuttato tra le strade newyorkesi e quest’anno è riuscita a strappare un curioso primato: con il 101esimo posto assoluto tra le donne, è stata la migliore italiana sui 42 chilometri da Staten Island a Central Park, nel cuore di Manhattan, tagliando il traguardo con un tempo di 3h08’24”, migliorando la prestazione dello scorso anno. Un risultato che la stessa 40enne di Gressan, che ha lasciato lo sci di fondo agonistico nel 2022, rimanendo nella disciplina nei panni di allenatrice, non avrebbe affatto pronosticato alla vigilia come suggerisce nel suo stesso post Instagram pubblicato per celebrare il risultato incredibile.
L’ex fondista, alla terza maratona in carriera, ha confermato a Runnersworld di essersi presentata a New York senza grandi aspettative a causa di un infortunio che l’ha coinvolta.
“Un arrivo del genere non me l’aspettavo proprio, stavo bene e negli ultimi due chilometri ho cercato di allungare. Sono contenta anche se non è stato un tempone. Tra le due a New York, c’è stata Berlino dove sono arrivata dopo un brutto infortunio al ginocchio. Non mi aspettavo un gran tempo, non avevo avuto molto tempo per prepararla. Ma alla fine è stata una bellissima esperienza”.
E se, come vuole il detto, "la fortuna aiuta gli audaci", il destino talvolta decide che le cose devono funzionare comunque: Brocard, che ha ha festeggiato i 40 anni lo scorso 27 ottobre, ha indossato il pettorale numero 8484: “Due volte il mio anno di nascita, il numero sembra avermi scelto. New York nel 2023 fa mi ha fatto innamorare di questi 42K. Un anno dopo rieccomi qui, con qualche acciacco in più, ma con lo stesso desiderio di godermi il viaggio. Direi missione compiuta”.
“Un arrivo del genere non me l’aspettavo proprio, stavo bene e negli ultimi due chilometri ho cercato di allungare. Sono contenta anche se non è stato un tempone. Tra le due a New York, c’è stata Berlino dove sono arrivata dopo un brutto infortunio al ginocchio. Non mi aspettavo un gran tempo, non avevo avuto molto tempo per prepararla. Ma alla fine è stata una bellissima esperienza”.
E se, come vuole il detto, "la fortuna aiuta gli audaci", il destino talvolta decide che le cose devono funzionare comunque: Brocard, che ha ha festeggiato i 40 anni lo scorso 27 ottobre, ha indossato il pettorale numero 8484: “Due volte il mio anno di nascita, il numero sembra avermi scelto. New York nel 2023 fa mi ha fatto innamorare di questi 42K. Un anno dopo rieccomi qui, con qualche acciacco in più, ma con lo stesso desiderio di godermi il viaggio. Direi missione compiuta”.