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Biathlon – Il travagliato recupero di Bondoux: “Dopo la commozione cerebrale ho avuto nausea e mal di testa, ora punto all’IBU Cup”

Per Anaëlle Bondoux le ultime settimane non hanno rappresentato il migliore dei modi per avvicinarsi alla nuova stagione. La biatleta francese è infatti stata vittima di una commozione cerebrale in seguito a una caduta sugli skiroll avvenuta lo scorso 9 ottobre, a margine di un raduno nel Vercors, dalla quale è uscita con qualche difficoltà. Intervistata da Nordic Magazine, la francese classe 2004 – che l’anno scorso ha raccolto 2 vittorie nel circuito di IBU Cup – ripercorre il periodo di recupero e svela le sensazioni in vista delle prime gare.
Innanzitutto, la francese torna sull’incidente: “Ero tra Corrençon-en-Vercors e Villard-de-Lans. L’asse di una delle ruote posteriori si è rotto e una ruota si è staccata, bloccando il mio skiroll. Così sono caduta in avanti durante una discesa a poco più di 40 km/h. La mia testa non ha s, battuto ma è stato come un colpo di frusta con la testa che è andata all’indietro e tornata molto forte in avanti. In quel momento non pensavo che fosse una caduta molto grave perché le mie ginocchia erano appena sbucciate. Ero un po’ scossa, ho cambiato gli skiroll e ho finito la sessione”. Ma è nelle ore successive che i postumi della caduta hanno presentato il conto: “Dopo 48 ore ho avuto più sintomi, ero annebbiata, avevo mal di testa e avevo la nausea. Ci siamo resi conto che avevo subito una piccola commozione cerebrale a causa di questa caduta e avrei dovuto avere il riflesso di fermarmi completamente per almeno due giorni”.
E così, la francese è stata costretta a rivedere il proprio programma di allenamento: “Per due settimane ho potuto fare solo allenamenti a intensità molto bassa e con mal di testa. A poco a poco, con le sedute di fisioterapia e osteopatia, i sintomi sono diminuiti e recentemente sono riuscita a tornare a intensità leggermente più elevate. Attualmente sono tornata a un livello di allenamento normale senza quasi alcun sintomo”.
Nel complesso, il recupero da quest’infortunio non è stato sicuramente una passeggiata per Bondoux, che tuttavia cerca di vedere i lati positivi: “Cerco di affrontarla nel modo più costruttivo possibile. Ogni anno è un periodo in cui tendo a fare sempre di più e arrivo troppo stanca a inizio stagione. Questo mi ha permesso di mantenere alta la mia energia".
L’obiettivo si sposta dunque sull’inizio della stagione, con Bondoux che mette nel mirino l’apertura dell’IBU Cup a Idre Fjäll del 28 novembre“Questo mi permette di avere come primo obiettivo stagionale la fine novembre per l’inizio della IBU Cup. Mi resta un altro mese di buon lavoro per rimettermi in forma. Non sono preoccupata per la mia forma fisica e per quello che potrò produrre all’inizio dell’inverno. Tutti i segnali sono buoni adesso. Nei primi giri di intensità che ho potuto fare, le cose sono andate molto bene e le sensazioni c’erano. Questa caduta e le sue conseguenze sono una piccola interruzione che mi permetterà di imparare a gestire l’infortunio senza penalizzarmi, spero, a inizio stagione”.

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