Östersund. Un centro all’avanguardia (che non a caso è tappa fissa della Coppa del Mondo), un vero e proprio punto di riferimento per chiunque pratichi biathlon in Svezia e da qualche tempo anche un polo di primo livello per gli studenti-atleti internazionali. Questo perché, grazie alla collaborazione messa in piedi dalla Mittuniversitet di Östersund e dalla Federazione Svedese di Biathlon (SSSF) e il sostegno dell’International Biathlon Union, i giovani atleti internazionali che vorranno trasferirsi a Östersund – come spesso succede nell’approcciarsi alla carriera da professionista a quelle latitudini – potranno farlo con la consapevolezza di non dover abbandonare gli studi, bensì sicuri di trovare un ambiente che favorirà al massimo la conciliazione dei due impegni. A loro disposizione, ecco infatti un programma specifico dedicato agli studenti-atleti internazionali, varato da poco dalla Mittuniversitet.
Come riportato dalla stessa SSSF in un comunicato, sono già 6 gli atleti internazionali che hanno aderito all’iniziativa e questi corrispondono a due biatlete provenienti dalla Norvegia, un ragazzo dalla Svizzera, un’atleta dalla Lettonia e due dalla Finlandia. Un numero che è destinato a crescere, ma che rappresenta una buona base da cui partire: “Abbiamo spesso ricevuto richieste da biathleti stranieri di venire ad allenarsi a Östersund – ammette Anna-Maria Uusitalo, membro della Federazione Svedese – quindi è bello che ora siamo riusciti a creare questa organizzazione. Abbiamo iniziato con un gruppo più piccolo di partecipanti, ma speriamo di poterci espandere l'anno prossimo”.
Nel concreto, quest’iniziativa permetterà agli atleti che ne usufruiranno di continuare ad allenarsi e gareggiare a livello agonistico, pur essendo iscritti alla Mittunversitet, oltre a poter usufruire di numerose strutture e ambienti adatti alla preparazione direttamente presso l’università e prendere parte a sedute di allenamento in compagnia di diversi gruppi sportivi della zona. “Abbiamo scelto di trasferirci a Östersund per cambiare ambiente e provare ad allenarci e vivere in Svezia – ammettono le due norvegesi Mia Østreng e Lisa Sørlie –. Pensiamo che il programma sia molto buono ed è divertente che qui siano così inclusivi nel poter partecipare all’allenamento. Inoltre, impariamo cose nuove durante le sessioni, il che è divertente ed educativo”.