Combinata | 26 ottobre 2024, 19:02

Combinata Nordica - Il baby prodigio Minja Korhonen, tra il ricordo dell'allenatore tragicamente scomparso e le maggiori aspettative dopo una stagione di altissimo livello

Combinata Nordica - Il baby prodigio Minja Korhonen, tra il ricordo dell'allenatore tragicamente scomparso e le maggiori aspettative dopo una stagione di altissimo livello

"Non sarei qui se non fosse stato per lui". Minja Korhonen inizia la sua intervista al sito finlandese IS ricordando il suo primo allenatore, il coach che l'ha guidata da quando iniziò ad appena sei anni, fino a due stagioni fa, quando era quindicenne. Inevitabile per la campionessa del mondo juniores pensare a Joonas Ikonen, morto lo scorso agosto in un incidente in barca a Pöljäjärvi di Siilinjärvi.

«Ikonen è stato un grande allenatore - ha raffermato la giovane diciassettenne - ho tanti bei ricordi di lui. Ho imparato tante belle lezioni da lui e molte buone. Sicuramente non sarei qui senza di lui. Devo solo ringraziarlo. Anche se facevo la migliore prestazione possibile, che non era accaduto nulla di grave, era solo un salto. È stato bello allenarsi con lui».

Nella passata stagione la ragazza finlandese ha fatto un salto di qualità quasi sorprendente, vista la giovanissima età. Sempre nelle posizioni nobili della classifica in Coppa del Mondo, a dicembre ha anche conquistato il suo primo podio nella competizione, giungendo terza a Ramsau. Poi sono arrivate le grandi soddisfazioni di categoria con il doppio oro (individuale e a squadre) ai Giochi Olimpici Giovanili di Gangwon e l'oro nella gara individuale dei Mondiali Juniores di Planica. Risultati di altissimo livello: «In questi anni ho capito cosa posso controllare e cosa meno. Ero semopre stressata temendo che gli sci non scivolassero o che la tuta non andasse bene al giudice. Ora ho semplicemente capito che non posso fare nulla per controllare queste cose». 

Con i risultati, ovviamente, crescono anche le aspettative, non solo interne ma anche esterne. Curioso, però, un altro aspetto di cui parla Korhonen: «Le aspettative provengono da molte direzioni, sia nel rappresentare questo sport che essere una delle migliori atlete in Finlandia. D'altro canto ci sono pressioni da parte della Fis affinché noi svolgiamo un ruolo importante come atlete, indipendentemente dal fatto che la combinata femminile arrivi o meno alle Olimpiadi. Lo sport dovrebbe essere messo in buona luce e avere visibilità». 

Giorgio Capodaglio