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Sci di fondo

Sci di fondo – Jasmi Joensuu sostiene ancora il modello di allenamento della Federazione e critica i compagni di squadra

I problemi finanziari della Federazione finlandese di sci sono ormai noti. Una perdita di circa due milioni di euro nell’ultimo bilancio a fatto sì che i programmi di allenamento per le squadra dello sci nordico fossero rivisti e drasticamente ridotti. Questo ha, inevitabilmente, portato gli atleti a organizzarsi in maniera autonoma, chi rinunciando alla Nazionale e preferendo lavorare direttamente in un team privato, giocandosi poi in pista l’accesso alle gare di Coppa del Mondo, chi invece restando sotto l’egida della Federazione ma di fatto svolgendo in autonomia la preparazione, con viaggi all’estero soprattutto per quanto riguarda i raduni in quota.
I grandi nomi del fondo finlandese, Iivo e Kerttu Niskanen e Krista Pärmäkoski, sono stati i primi a costruire un proprio modello di allenamento lontano dalla squadra che come collettivo probabilmente non si riunirà al completo prima del raduno sulla neve a Muonio Oloki che precede l’opening di Coppa del Mondo a Ruka. A Muonio non mancherà Jasmi Joensuu, che invece ha eseguito la preparazione affidandosi ai tecnici federali ed era presente anche in occasione del Media Day della Federazione finlandese di Sci a Helsinki, dove invece erano assenti i fratelli Niskanen e Pärmäkoski erano assenti a causa di ostacoli agli allenamenti.
Ai microfoni dei media finlandesi la 28enne si è tolta più di un sassolino dalla scarpa in riferimento ai propri compagni e alle loro scelte di non allenarsi con la squadra. Come aveva raccontato già quest’estate, in occasione del raduno di Trondheim, sui tracciati dei prossimi Campionati del Mondo di Granåsen, solo due atlete avevano preso parte agli allenamenti: Joensuu stessa e Hilla Niemelä, la campionessa mondiale juniores.
"Ogni raduno ha avuto almeno due atleti. Ognuno prende decisioni individuali e non può essere influenzato. Bisogna fare il miglior lavoro possibile con le persone che si hanno a disposizione. Naturalmente, se la federazione organizza i raduni, si potrebbe discutere se sia obbligatorio partecipare. Ma questa è un’altra discussione” ha detto Joensuu a Yle. A Trondheim, le due fondiste si sono allenate, tra l’altro, con la squadra francese ed entrambe sono rimaste soddisfatte dal lavoro svolto. Un’estate non facile non certo facile quella della finlandese che presto sarà finalmente alle spalle: tra i suoi pensieri infatti c’è anche quello di non lasciarsi farsi influenzare dai problemi finanziari della Federazione.
"Non si deve permettere che influiscano sulla qualità e sulla continuità del lavoro."
Tra gli altri problemi, lo ricordiamo, anche il contributo finanziario richiesto agli atleti che scenderanno in pista in Coppa del Mondo. Joensuu non ha voluto esprimere un parere in merito, ma ha detto che i suoi sponsor se ne occuperanno se necessario. Ad ogni modo, a differenza di quanto sostiene Markus Vuorela, le difficoltà della Federazione e il futuro ancora incerto non sono per Joensuu una ragione sufficiente per credere che il modello di allenamento sotto l’egida della Federazione sia ormai superato. "Sarebbero tutti disposti a pagare il costo della preparazione per la stagione agonistica? Dopo tutto, la federazione ha una lunga tradizione di raduni, ma se penso ai tagli finanziari, è ovvio che la priorità deve essere quella di salvaguardare la stagione agonistica, anche se questo significa meno incontri".

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