I primi due posti del podio della sprint maschile di Arçon, ultimo weekend di gare estive in Francia prima dell'inizio della stagione invernale e appuntamento chiave per pesare i valori degli atleti prima di tornare sulla neve, hanno visto imporsi la storia e il futuro del biathlon transalpino. Da un lato il veterano Fillon Maillet, che dopo qualche stagione complicata vuole dimostrare di essere ancora un punto di riferimento per il movimento e la squadra, dall'altro il giovane Eric Perrot, che mira a confermare le ottime cose fatte vedere lo scorso inverno, tra cui la prima vittoria in assoluto per un atleta nato nel nuovo millennio in Coppa del Mondo.
Al termine della gara hanno commentato la prestazione e confidato le sensazioni sullo stato di forma.
"Quentin (Fillon Maillet, ndr) era nettamente più forte di me oggi, non ci sono dubbi. Ero abbastanza in riserva di energie dopo uno stage che è stato abbastanza duro con molta quota per tre settimane e quindi sono abbastanza esausto ma nonostante tutto sono molto contento di essere riuscito a condurre una buona battaglia oggi, sia in pista che al poligono" ha commentato Perrot. Nella giornata di domani, l'enfant prodige del biathlon francese avrà un distacco di oltre 30" alla partenza dell'inseguimento, ma la gara sarà invece combattuta alle sue spalle, cosa che potrà aiutarlo anche a riprendere la testa della corsa per difendere il pettorale giallo della competizione: "Non ho ancora visto i risultati quindi non mi sono ancora potuto fare un'idea precisa, ma quel che è certo è che Quentin partirà parecchio avanti, ma alla fine sempre biathlon, tutto è possibile. Darò il massimo e penso che ancora una volta ci sarà una bella lotta, non potrò guadagnare forza di colpo ma farò tutto il possibile. Sono sempre contento di questi piccoli duelli estivi, cerco di prenderli sempre sul serio perché sono dei buoni allenamenti per l'inverno e quel che è certo è che darà tutto ad ogni giro e ogni proiettile"
Reduce da un periodo di allenamento in quota con il resto della squadra anche Quentin Fillon Maillet, vincitore della sprint. Laddove Perrot ha scelto l'Italia, tra la Valle di Anterselva e la Val di Fiemme, il resto della Nazionale maschile francese ha lavorato invece a Prémanon.
"Ero in dubbio su alcuni aspetti visto che usciamo da un raduno in quota molto sfiancante sia fisicamente che mentalmente e aspettavo di capire cosa sarei stato in grado di dare ma ho visto che sono là dove volevo essere. Va bene sugli sci, il tiro è pulito quindi sono soddisfatto. In piedi non volevo fare una serie rapida ma mi hanno detto che è stata una serie efficace quindi ancora meglio, ma la volontà era di chiudere i bersagli prima di tutto il resto." Inevitabilmente, con il buon vantaggio e le prestazioni messe in campo oggi, si può pensare che il campione olimpico nell'Inseguimento possa provare a bissare il successo proprio nella gara che gli ha regalato il secondo oro individuale a cinque cerchi della sua carriera "Spero che la forma sia la stessa domani, ma non c'è ragione perché cali completamente. Le sensazioni di oggi mi hanno rassicurato e domani la priorità è di rimettere tutto in pratica e fare un buon tiro, poi il resto si vedrà. Ho avuto due anni complicati nelle ultime stagioni, ho avuto delle difficoltà a smaltire la preparazione prestagionale e poi ci sono stati degli errori da parte mia e la pressione. Ora sto ritrovando una dinamica molto positiva e spero di ritrovarmi in una buona forma come a Pechino da qui ad un anno e mezzo per poter fare delle grandi gare. Vedremo come evolverà il mio corpo, ma per ora sento che le cose funzionano bene"