Sci di fondo - 18 ottobre 2024, 08:00

Sport&Life - "La potenza degli arti superiori nello sci di fondo valutata con lo skiergometro e comparazione dati con un test specifico sugli skiroll", la tesi di Stefano Corradini e Fabio Pasini per il corso allenatori di 3° livello

Il corso allenatori di terzo livello di sci di fondo che lo scorso 22 settembre a Predazzo ha decretato la promozione di 23 corsisti, si è completato con una prova orale basata sulla presentazione di un project work, una sorta di tesina. Fondo Italia, con la gentile disponibilità dei diretti interessati, pubblica - con cadenza di tre lavori a settimana fino al 4 novembre - i riassunti di alcuni dei suddetti elaborati.

Oggi è la volta del project work presentato in coppia da Stefano Corradini e Fabio Pasini, intitolato "La potenza degli arti superiori nello sci di fondo valutata con lo skiergometro e comparazione dati con un test specifico sugli skiroll".

 

 

 

LA POTENZA DEGLI ARTI SUPERIORI NELLO SCI DI FONDO VALUTATA CON LO SKIERGOMETRO E COMPARAZIONE DATI CON UN TEST SPECIFICO SUGLI SKIROLL, la tesi di Stefano Corradini e Fabio Pasini

 

Lo sci di fondo è uno sport che combina resistenza, tecnica e potenza fisica, con particolare utilizzo degli arti superiori, essenziali per spingere e mantenere una velocità costante. Nel corso degli anni, i movimenti che caratterizzano le tecniche dello sci nordico si sono evoluti. Questo cambiamento ha portato a un aumento delle velocità medie durante le gare, accompagnato da un incremento della velocità massima. I format di gara moderni, come le sprint e le partenze di massa, richiedono agli atleti di migliorare la loro capacità di mantenere velocità elevate e di effettuare rapide accelerazioni per restare competitivi.

Questo studio ha l'obiettivo di misurare e confrontare la potenza degli arti superiori degli atleti della disciplina dello sci di fondo utilizzando due strumenti: lo skiergometro  (Technogym skill upp ) e gli skiroll. Il campione dello studio è abbastanza limitato composto da 9 atleti (3 donne e 6 uomini) della squadra nazionale Under 20 di sci di fondo, quindi di alto livello e molto simili come preparazione tra di loro. Ogni atleta ha eseguito due test in un solo giorno: al mattino, una prova "all out" di 500 metri in tecnica scivolata spinta in un tratto asfaltato con una pendenza costante al 6%, e al pomeriggio, un test "all out" con lo skiergometro, sempre sui 500 metri e nella stessa tecnica del mattino. Il protocollo di riscaldamento e di raccolta dati sono stati standardizzati per entrambi i test. I dati raccolti sono stati poi analizzati per ricercare un confronto tra i due metodi.

Sono stati presi in esame diversi parametri quali il tempo impiegato, la velocità media, la cadenza e il numero di spinte, la potenza media e massima, frequenza cardiaca massima, il lattato ematico e la percezione dello sforzo tramite la scala di borg CR100.

I risultati dei due test sono i seguenti:

Similitudini generali: I risultati mostrano che, dal punto di vista del tempo, velocità media, numero di spinte, lattato, fc max e percezione dello sforzo, il test effettuato con lo skiergometro è paragonabile al test di skiroll in salita al 6% sulle distanze di 500 mt. Questo supporta l'ipotesi che lo skiergometro possa essere un buon simulatore per l’allenamento a scivolata spinta.

Differenze generali: Le differenze più significative si riscontrano nella potenza massima, con lo skiroll che richiede picchi di sforzo più elevati rispetto allo skiergometro. Questo potrebbe suggerire che, pur essendo comparabile, lo skiergometro potrebbe non replicare completamente i picchi di intensità richiesti in un allenamento reale su terreno inclinato.

Differenze tra Sessi: Le femmine sembrano mostrare una maggiore disparità tra i due strumenti rispetto ai maschi, soprattutto per quanto riguarda la potenza massima. Questo potrebbe indicare una maggiore sensibilità delle atlete femminili alle differenze di attrezzatura o una diversa risposta fisiologica allo sforzo nei due contesti.

 

In conclusione, questo studio aveva l‘obbiettivo di provare a contribuire con due semplici test, alla scelta delle metodologie di valutazione della potenza degli arti superiori nello sci di fondo, proponendo lo skiergometro come un eventuale e valutabile alternativa allo skiroll per la misurazione delle performance atletiche in questo sport.

 

Future ricerche potrebbero esaminare l'efficacia dello skiergometro per valutare la potenza degli arti superiori includendo un campione più ampio di atleti e su distanze maggiori o minori.

 

 

Per consultare il programma completo di pubblicazione delle tesi, CLICCA QUI.

Stefano Corradini e Fabio Pasini