Pur molto amato, il calcio è ritenuto una sorta di spauracchio per gli atleti degli sport invernali, che temono di poter riportare infortuni e guai simili anche in una semplice partitella amichevole, come è successo a Helene Marie Fossesholm questa estate, uscita malconcia da un evento sportivo in collaborazione con gli sponsor in cui è scesa volontariamente in campo e dopo neanche pochi minuti si è trovata con una lussazione alla rotula del ginocchio sinistro e ora, dopo un mese dall’incidente in campo, cerca di scongiurare un intervento chirurgico che potrebbe compromettere la stagione dei Mondiali.
Fossesholm non è l’unica atleta ad avere la passione per il pallone: l’ormai ex saltatrice norvegese Maren Lundby da sempre gioca in un club della 4a divisione norvegese, il Kolbu/KK, e anche tra i vicini di casa della Svezia, la passione è per qualcuna un impegno collaterale. Frida Karlsson, ad esempio, è entrata a fine giugno nel club di seconda divisione Remsle IK, dove gioca anche sua sorella Hannah. La 25enne fin da subito si è ben comportata, segnando il gol del 3-1 contro le avversarie. Quando ha saputo di cosa è accaduto a Fossesholm ha immediatamente espresso il suo dispiacere: "È stato molto, molto sfortunata. È così tragico quando succede mentre ci si dovrebbe divertire" ha detto ad Expressen, spiegando che però non riuscirebbe mai a smettere di giocare per timore di un infortunio "Non credo che si possa andare in giro con la paura. Poi, naturalmente, è molto spiacevole quando succede."
Nel corso degli anni, anche Calle Halfvarsson ha alternato la preparazione estiva al calcio; quest’anno però ha preferito mettere da parte gli scarpini a causa dei problemi alla schiena che si lo hanno tartassato lo scorso inverno, preferendo non rischiare e dando al suo corpo l’opportunità di riprendersi al meglio.
"Si tratta di capire se vale la pena rischiare gli ultimi anni da sciatore facendosi male ad un ginocchio durante un allenamento. Sarebbe troppo brutto” spiega il veterano della squadra svedese "Se ti mantieni integro è un buon allenamento, allena per la velocità e per molte partenze e picchi. Aiuta a migliorare la corsa sugli sci in classico. Però dopo alcune sessioni di allenamento e partite, quando si torna a casa zoppicando e ci si alza a malapena dal divano si pensa che probabilmente non va poi così bene”.
Gli allenatori però non sembrano contenti che i loro atleti abbiano questo hobby. L’allenatore della nazionale svedese, Stefan Thomson, ritiene che autorizzare gli atleti a giocare a calcio in estate sia una questione “spinosa”.
"Finché non si infortunano, va bene. È un gioco di equilibri. Si trattiene il fiato quando giocano ma allo stesso tempo devono poter di fare cose che li divertono" in definitiva, dai tecnici non arriva mai un no netto, tuttavia, ricorda "si dovrebbe sempre discutere su quanto sia alto il rischio e se ne valga la pena."
Sci di fondo – Il calcio, un passione “pericolosa” per i fondisti svedesi. Halfvarsson: “Si tratta di capire se vale la pena rischiare”
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