Sci di fondo | 17 ottobre 2024, 18:00

Sci di fondo - Tønseth, un batterio mette a rischio i Mondiali: "Sono davvero in una brutta situazione"

Sci di fondo - Tønseth, un batterio mette a rischio i Mondiali: "Sono davvero in una brutta situazione"

Il chiodo fisso per la maggior parte degli atleti, in questo fine estate/autunno di preparazione per l'inverno: i Campionati del Mondo di Trondheim, che assegneranno tra fine febbraio e inizio marzo le medaglie iridate nello sci nordico. A maggior ragione l'appuntamento è quello "di una vita" per gli atleti norvegesi, che possono considerare le competizioni mondiali davvero di casa visto che molti di loro vivono e si allenano presso gli impianti di Granåsen.
I posti sono però limitati e non tutti riusciranno a qualificarsi per prendervi parte. Basta un niente per compromettere un'estate di sforzi e duro lavoro. Lo sa bene, suo malgrado Didrik Tønseth che senza mezzi termini confida alla TV norvegese NRK di essere lontano più che mai dai Mondiali.

"In questo momento sono davvero in una brutta situazione."

Dopo una buona stagione, anche l'estate confermava che tutto stava andando e sarebbe andato per il verso giusto: fino ad un mese fa la preparazione si stava svolgendo senza intoppi e nello scorso fine settimana avrebbe dovuto dimostrarlo ai Campionati Nazionali estivi che si sono tenuti a Oslo.

"A settembre ero davvero in ottima forma. La mia condizione di gara era ai massimi storici”

Poi però è successo qualcosa di ritorno dal raduno della nazionale a Torsby: febbre alta e malapena riusciva ad alzarsi dal letto. La diagnosi è stata delle peggiori: mycoplasma, un batterio che causa infezioni alle vie respiratorie, provocando polmoniti di lievi entità ma che purtroppo, per la sua conformazione, spesso si rivela resistente agli antibiotici. La sua reazione, però, non è stata di totale sconforto.

"Ero agitato. Alcune persone hanno contratto il micoplasma e hanno dovuto smettere, mentre altre si sono riprese rapidamente. Si sentono verse storie, la maggior parte da parte di chi è stato costretto al ritiro, ma io ho fede, per il momento."

Nel frattempo, ha avuto 10 giorni senza allenamento e per un atleta di uno sport di resistenza sono decisamente tanti a meno di due mesi dall'inizio della stagione. Ora è tornato a lavorare, ma senza spingere ancora il suo corpo al massimo, anche perché non può nascondere che la sua condizione è notevolmente peggiorata rispetto a prima della malattia. Ed è lì che la preoccupazione aumenta: non si tratta semplicemente di tornare in forma per i Mondiali, ma di essere sufficientemente competitivi già in occasione delle gare di inizio stagione a Beitostølen tra un mese, in cui iniziare a giocarsi la qualificazione per i Mondiali.

"Ci sono tre gare da 10 chilometri in classico prima dei Mondiali. Una Beitostølen e un'altra a Ruka" spiega Tønseth, aggiungendo che la terza sarà in occasione dei Campionati Nazionali, poco prima della selezione finale per la squadra che scenderà in pista a Trondheim, ma sarebbe meglio non doversi giocare il tutto e per tutto in quell'occasione. Per Tønseth del resto la 10 km in tecnica classica rappresenta la sua più grande occasione di medaglia ai Mondiali e se da un lato Simen Hegstad Krüger ha già il pettorale garantito come difensore del titolo, per il 33enne sono Johannes Høsflot Klæbo, Erik Valnes, Pål Golberg e Martin Løwstrøm Nyenget gli atleti più gettonati per essere al via del format e con cui dovrà scontrarsi per ottenere un posto.

L'allenatore della nazionale Eirik Myhr Nossum tuttavia ritiene che Tønseth non debba ancora fasciarsi la testa su questo argomento. "La 10 km in classico nel Campionato Norvegese sarà estremamente importante. Sono abbastanza sicuro che ci siano due posti in gioco o quantomeno uno."

E Tønseth non ha intenzione di mollare, anche se si rende conto che difficilmente avrebbe fatto parte della squadra se fosse stata selezionata prima della stagione. Al momento, però, la sua tabella di marcia non prevede un piano B e guardare le gare dalle tribune non è un compromesso che è disposto ad accettare

"Non voglio pensarci. Ma se voglio esserci è qualcosa che devo considerare. La prima cosa da fare è riuscire a parteciparei"

Federica Trozzi

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