Biathlon - 17 ottobre 2024, 08:00

Biathlon - La preparazione meticolosa delle gare di Quentin Fillon Maillet: "Mi dice se ho sfruttato tutto il mio potenziale"

credits - Yevenko

Il "capitano" della squadra maschile francese di Coppa del Mondo, Quentin Fillon Maillet, ha preso parte al podcast “Extraterrien” (clicca qui per il video), un programma dedicato allo sport transalpino. Il campione dal palmares invidiabile, con ori mondiali e olimpici oltre ad una Coppa del Mondo generale, ha dedicato quasi due ore a rispondere ad ogni sorta di domanda, ripercorrendo la sua carriera, il suo modo di lavorare, la sua routine quotidiana e le sue abitudini.

In particolare, il 32enne di Champagnole ha parlato della sua preparazione prima delle gare, in cui non lascia alcun dettaglio al caso e cronometra tutto ciò che fa. Molti atleti, negli sport più diversi, hanno bisogno, per entrare nel mood di gara perfetto, rilassati ma concentrati allo stesso tempo, di rispettare una routine di gesti e momenti e il francese dimostra di non essere da meno in quanto a meticolosità.

"Non inizio una gara dicendomi che la vincerò, ma preparo un diagramma mentale poche ore prima della competizione” spiega "Prima di ogni prova, stabilisco quale strategia adottare, in base alle condizioni meteorologiche, alle strategie dei miei rivali, anche se le prestazioni degli altri sono meno importanti delle mie. Cercherò di costruire un diagramma e farò una piccola nota per ogni gara, che sarà molto completa. Scriverò una tabella oraria dell'azzeramento, del riscaldamento e così via"

L'obiettivo, nella precisione della sua tabella di marcia, è di rispettare in gara quanti più punti tecnici prefissati possibile. "Tutto è abbastanza conciso, con un numero di punti tecnici da rispettare compreso tra 3 e 6. Se finisco la gara rispettando la maggior parte di questi punti, per me è un successo. Naturalmente, i miei risultati dipendono anche dalle prestazioni dei miei avversari."

A fine giornata, dunque, non importa tanto il risultato della gara quanto il modo in cui è stato ottenuto e se il proprio potenziale è stato messo in campo al massimo delle proprie possibilità.

"Ci sono state volte in cui sono stato più deluso da una vittoria che da un 5° posto, quando analizzando i miei punteggi ho capito che quel giorno non ero stato in grado di esprimere tutto il mio potenziale."

 

 

Federica Trozzi