Sci di fondo | 16 ottobre 2024, 15:45

Sci nordico e biathlon - Violazione di brevetto per gli attacchi: gli sci di molti big a rischio di illegalità a poche settimane dalla nuova stagione

credits - D. Yevenko

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Ieri una tegola si è abbattuta nuovamente sul biathlon norvegese, quando Holmenkollen ha chiuso di nuovo, e almeno per le prossime sei settimane, i battenti del poligono a ridosso della stagione invernale, con tutti i problemi che questa cosa può provocare agli atleti élite che si allenano ad Oslo ma anche per i giovanissimi che vogliono avvicinarsi alla disciplina.

Oggi una nuova notizia è pronta a scuotere il mondo dello sci nordico scandinavo (e non solo) con una sentenza che può creare non pochi problemi agli atleti. Come riportato dal quotidiano VG, Amer Sports, società finlandese specializzata in attrezzature sportive a cui fanno capo i marchi Atomic e Salomon, è stata ritenuta colpevole dal tribunale distrettuale di Oslo di violazione colposa di brevetto, avendo copiando illegalmente il sistema di attacchi sviluppato da Rottefella.

La sentenza condanna Amer Sports a interrompere le vendite e il marketing di questi sistemi di attacchi ritenuti illegali. Questo fa sì che gli atleti che si affidano Salomon e Atomic non potranno fare uso di tali attacchi durante le gare. Molti sono gli atleti che usano questi due marchi sia nel biathlon che nello sci di fondo: Ingrid Tandrevold, Julia Simon, Maja Dahlqvist, Jessie Diggins, Simen Krueger e Vetle Christiansen sono solo alcuni dei nomi ma, sebbene sia possibile che nel loro parco sci abbiano attacchi che è ancora lecito usare, potenzialmente potrebbero dover cambiare gli attacchi su un certo numero di sci prima dell'inizio delle gare, a fine novembre.

Chi ha confermato di essere direttamente colpito dalla vicenda è il biatleta Vetle Sjåstad Christiansen, in questo momento in raduno in alta quota in Italia. Contattato da VG dopo la sentenza, spiega di non essersi ancora messo in contatto con la casa produttrice dei suoi materiali.

“Posso immaginare che l'ufficio stia lavorando intensamente. Sarebbe un po' una tragedia se non ci fosse permesso di usare gli attacchi a cui siamo abituati proprio prima dell'inizio della stagione. Non è il massimo” dice il biatleta, che precisa che il vecchio sistema di attacchi del suo marchio era stato mandato in pensione dopo l'avvento del nuovo tipo, oggi ritenuto illegale "Dal momento che sono state realizzate nuove scarpe, non puoi semplicemente tornare al vecchio sistema perché non si adattano a quelle nuove la scarpa, spiega il 32enne prima di proseguire. Nel peggiore dei casi, dovremo usare un attacco Rottefella, ma non dipende da me. Ci sono brave persone in Salomon che stanno lavorando duramente per evitare questo"

Il responsabile degli skimen della squadra norvegese di sci di fondo, Tord Hegdahl, invece, non si dice particolarmente preoccupato. "Aspetto tuttavia che loro (Atomic e Salomon) vengano da noi e ci spieghino la vicenda. Non so se hanno un piano su come si potrebbe risolvere. Dobbiamo vedere come gestiranno la cosa, sono molti quelli che ne sono colpiti, ma penso che troveremo una buona soluzione. "

Amer Sports, che potrà presentare ricorso contro la sentenza fino al 10 novembre, non ha voluto rilasciare un commento sulla sentenza, mentre l'amministratore delegato di Rottefella AS, Torstein Myklebostad, è soddisfatto del verdetto, spiegando che il caso, durato ben quattro anni, ha messo in discussione diverse parti del brevetto. 

"Allo stesso tempo, sono molto deluso dal fatto che il caso sia stato portato avanti a lungo quando avremmo potuto risolvere molto tempo fa. Abbiamo tentato più volte di avviare un dialogo con Amer prima di passare alle vie legali". Al contempo, Myklebostad è solidale con gli atleti colpiti dal verdetto. "Comprendo molto bene la situazione difficile in cui si trovano gli atleti nel periodo che precede l'apertura della stagione. È anche una stagione di Mondiali, quindi capisco che sia impegnativa"

 

Federica Trozzi