Il periodo che precede l’inizio della stagione di biathlon è il momento migliore per fissare gli obiettivi, stilare i piani e programmare il proprio futuro. Lo fa anche Dorothea Wierer, che in una lunga intervista al Corriere dello Sport si racconta con particolare riferimento alla sua scelta di proseguire nella sua carriera in Coppa del Mondo ancora per due stagioni, così da arrivare a prendere parte alle Olimpiadi di casa, sul circuito di Anterselva.
Ma non ci sono solo i temi legati alla pista nelle confessioni di Wierer, bensì trovano spazio alcune interessanti considerazioni sulla volontà – mai nascosta – di diventare mamma, oltre al racconto della sua esperienza appena chiusa alle Olimpiadi di Parigi 2024, nel ruolo di inviata televisiva.
Tornando a parlare della scelta di proseguire, Wierer spiega: “Avevo paura che tra qualche anno mi sarei pentita di non aver provato a partecipare all’Olimpiade nella mia Anterselva. A quel punto aveva più senso smettere con i Mondiali del 2020, quando avevo trent’anni e una vita davanti. Certo, da donna il tempo stringe, non è stato facile decidere di proseguire, perché ho voglia di metter su famiglia e ho anche altri progetti”.
Con riferimento al desiderio di allargare la propria famiglia, a cui ha spesso fatto riferimento, l’altoatesina aggiunge: “Se è stato difficile rimandare i miei progetti? Difficilissimo. Adesso ho attorno tante persone che hanno figli e vedo quanto sia bello. È dura rimandare. Non vedo l’ora di creare una famiglia con Stefano (Corradini, ndr), è anche già tutto pronto a casa”. A tal proposito, non manca un riferimento alle avversarie che hanno scelto di interrompere la carriera per un anno per dedicarsi alla gravidanza, per poi tornare a gareggiare: “Vedo atlete come Braisaz o Bendika e mi chiedo dove tirino fuori tutte quelle energie. A me però non piacerebbe farlo, mi sembrerebbe di non dare il cento per cento”.
Spazio poi ad alcune battute sul suo impegno nella promozione del biathlon, che si manifesta non solo attraverso gli impegni sportivi, ma anche e soprattutto con iniziative al di fuori della pista: “[…] Mi piace promuovere il biathlon. Sono orgogliosa di aver contribuito a farlo conoscere di più nel nostro paese”.
Partendo dall’esperienza a Parigi 2024, l’azzurra confessa infine di aver apprezzato l’ambiente e di avere tanti progetti in cantiere: “Ora mi sto dedicando al lancio del mio calciolo e ad Eurosport, con cui collaborerò pure il prossimo inverno, mostrando i dietro le quinte del nostro sport e intervistando anche i miei colleghi. Dopo il ritiro, vorrei anche restare nel mio corpo sportivo, le Fiamme Gialle. Inoltre, mi piacerebbe lavorare con i giovani e dare ancora il mio contributo al biathlon”.