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110 anni e non sentirli: a Capracotta lo sci nordico riparte dallo skiroll con il sogno del Centro Federale sempre più vicino

Lo sci di fondo in Italia è spesso associato a realtà storiche presenti nelle regioni alpine, eppure anche nel Centro-Sud Italia la tradizione degli sci stretti si perde quasi nella notte dei tempi. Un passato glorioso sul cui solco si lavora e un presente impegnato a rendere il futuro roseo è quello che caratterizza lo Sci Club Capracotta, con il presidente Oreste D’Andrea che con il suo motto “passione totale” è erede di una tradizione antica, a partire da quei mitici anni ’70 del secolo scorso quando Agostino Angelaccio, con la “Coppa Edmondo Angelaccio” dedicata al suo papà, propose una staffetta 3 x 8 Km come gara Nazionale di Qualificazione, aprendo le porte del Molise all’Italia dello sci di fondo.
E oggi il piccolo centro dell’Alto Molise festeggia i 110 anni dalla fondazione dello sci club, avvenuta nel 1914: punto di riferimento per tutte le generazioni capracottesi, negli anni non ha svolto solo una funzione sportiva all’interno della piccola realtà in provincia di Isernia ma anche educativa per i più giovani e aggregativa per l’intera comunità, grazie alle tante attività proposte nei suoi lunghi anni di vita.
Nonostante la lontananza geografica da realtà più blasonate e attive in ambito nordico, lo Sci Club Capracotta nella sua storia ha saputo mettersi in luce con l’organizzazione di eventi sportivi di rilevanza sia nazionale che internazionale, che gli sono valsi riconoscimenti importantissimi in ambito sportivo, come il Distintivo d’Oro FISI (1984), la Stella d’Oro CONI (1985) e Il Collare d’Oro al merito sportivo (2018), la massima onorificenza conferita dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Una crescita costante negli anni, sostenuta da una macchina organizzativa sempre perfetta e figure illuminate che ne hanno saputo tenere le redini sapientemente e con passione, portando Capracotta a crescere come realtà sportiva di livello nazionale, fino all’evento clou della sua storia, che rimarrà negli annali e nella memoria di chiunque all’epoca abbia vissuto quell’evento dall’interno ma anche solo da spettatore: era il 1997, erano gli anni in cui lo sci di fondo italiano metteva in campo alcune delle sue stelle più brillanti, da Silvio Fauner a Stefania Belmondo e Manuela Di Centa, che si ritrovarono a Capracotta per contendersi il titolo nazionale nei Campionati Assoluti di Sci di fondo.
Un evento che ha segnato la grandezza della realtà molisana nel contesto degli sport invernali e il riconoscimento dell’impegno nella promozione della disciplina nella località appenninica, con il centro fondo di Prato Gentile diventato uno dei più apprezzati e frequentati del centro Italia. Una presenza costante nel panorama dello sci nordico grazie all’organizzazione di diverse tappe di Coppa Italia ma anche di gare a livello continentale, diventato la località più a sud di sempre ad ospitare delle gare di OPA Cup
A causa cambiamenti climatici, l’Appennino si trova a vedere sempre più ridotto il suo innevamento e questo porta i 1573 slm del centro fondo di Prato Gentile a perdere il passo con le realtà alpine, ma l’amore per lo sci di fondo è rimasto intatto negli anni, così come il sogno di rendere il centro fondo nel cuore dell’Appennino un Centro Federale è più forte di ogni cambiamento ed è anzi stimolato proprio da questa nuova situazione climatica a trovare strade sempre nuove per proseguire la storia dello sci club. Oggi il sogno, poco alla volta, sta finalmente diventando realtà e Capracotta sta ripartendo agonisticamente anche attraverso lo skiroll, che nel weekend ha fatto tappa in Molise con la Coppa Italia NextPro, e ha riportato l’accoglienza e l’organizzazione capracottese ad essere conosciute e apprezzate anche fuori dalla regione Molise.
Come ricordato dal sindaco Candido Paglione, durante la cerimonia di premiazione al termine delle gare di domenica, le gare di skiroll del fine settimana ha dato dimostrazione che il turismo sportivo può, da qui in avanti, essere finalmente slegato dalla neve, espandendosi oltre i mesi invernali. E in “quel pezzo di Appennino che ha ancora orgoglio di definirsi ancora montagna viva dove c’è la presenza umana che vuole restare e ha voglia di fare”, citando il primo cittadino, le istituzioni devono fare ogni sforzo perché si possa continuare a praticare lo sport. E in questo sforzo si collocano i lavori a cui, pur con tutte le difficoltà burocratiche e paesaggistiche in cui il territorio italiano spesso si imbatte, il Centro Fondo di Prato Gentile sta assistendo: una pista di skiroll e un nuovo impianto di innevamento artificiale per dare un nuovo impulso ad una realtà che, nonostante i suoi 110 anni di storia, non si sente affatto vecchia ma matura ed esperta, determinata ad essere traino per il Centro Sud.
«Questo evento significa ripartire con il lato agonistico che ha una storia antica nel nostro Sci Club ma anche per tutta la comunità e quindi è un banco di prova anche per ciò che ci aspetta. Stiamo finalmente per completare tutte le infrastrutture che ci daranno il titolo di centro federale per lo sci di fondo, e nell’attesa stiamo sperimentando, grazie al grande lavoro dei tecnici del nostro sciclub che ha compiuto 110 anni, queste “nuove” discipline sportive e lo skiroll è una di queste, due giorni bellissimi, in cui si è potuto prendere atto della capacità organizzativa ma delle bellezze del territorio. Il paesaggio non è semplice un contorno, la qualità ambientale del contesto unita alla qualità umana che è l’altro aspetto determinante, creano un mix importante per la riuscita degli eventi» ha detto ai nostri microfoni il sindaco Paglione «Da qui dobbiamo ripartire anche per eventi più importanti, per ritornare con lo sci di fondo ad immaginare qualcosa di importante. Io ho ancora stampato nella mente quello che è accaduto nel 1997, con un successo straordinario, quasi irripetibile. Siamo un popolo tenace, sugli Appennini la montagna è diversa da quella delle Alpi, è dove non nevica “firmato”, per dirla con Mauro Corona,  è una montagna però che dal punto di vista umano ha ancora tanto da offrire»
Per quanto riguarda il centro fondo, che da anni rincorre il sogno di poter diventare Centro Federale, il sindaco ci dà un piccolo “scoop”: «Siamo a buon punto, è notizia di queste ore l’ultimo parere sull’ultima variante – perché le cose vanno fatte per bene, siamo in un’area dalla valenza ambientale e paesaggistica importante e quindi tutte le cose che andiamo a  fare hanno bisogno dei pareri e autorizzazioni di rito – e lunedì riapre il cantiere per l’ultima parte della pista di skiroll»
Presente nella giornata di ieri anche Elisabetta Lancellotta, eletta alla Camera dei Deputati per il territorio, delegata CONI di Isernia e consigliera nazionale in rappresentanza delle Delegazioni Provinciali dell’Area Sud, ha ricordato quanto CONI e FISI abbiano a cuore la realtà sportiva capracottese, non solo attraverso la realizzazione del centro federale, ma anche tramite le onorificenze che negli anni hanno dato lustro allo Sci Club. L’onorevole ha infine esortato, nel corso della cerimonia di premiazione, l’importanza dello sport per le giovani generazioni parlando direttamente ai tanti bambini presenti ai piedi del podio: «Lo sport educa e allontana i giovani da tutto ciò che è nocivo. Lo sport insegna a vincere ma anche a perdere, a saper accettare anche un no. Voglio ricordare come l’articolo 33 della costituzione include al suo interno anche il diritto allo sport ma è un diritto che non deve rimanere nella costituzione ma va garantito a tutti»
Non poteva mancare all’appuntamento il Presidente del Comitato Molisano della FISI Giuseppe Iandolo, che ha elogiato lo Sci Club Capracotta che continua imperterrita nel suo operato nonostante tutte le difficoltà amministrative ed economiche che la macchina burocratica impone anche a realtà sportive dilettantistiche più piccole come quella molisana. «Riprendiamo con delle gare di importanza nazionale, era da tempo che non accadeva e siamo contenti perché stiamo ripartendo in regione dopo lo stop dovuto soprattutto  al covid, alla mancanza di neve. Quindi siamo contenti di ripartire, il posto è buono, c’è stata buona partecipazione, speriamo che siano rimasti tutti contenti. la speranza è di ripartire poi con il fondo dal circuito italiano e tornare ai fasti di un tempo, perché Capracotta è una realtà dello sci di fondo conosciuta da sempre e merita di avere gare di importanza nazionale, non dimentichiamo che qui si sono tenute gare di Continental Cup, e nel 1997 gli Assoluti italiani di sci di fondo che ebbe un successo incredibile e in Molise, che è una piccola regione, quell’anno c’erano più 10mila persone ad assistere a quell’evento» Per questo motivo, riuscire a far diventare Prato Gentile un Centro Federale, sarebbe un volano di importanza enorme. «I lavori sono in corso grazie a dei finanziamenti della Regione Molise, per il centro federale erano necessari una pista, l’impianto di innevamento artificiale, i servizi e un gatto nuovo. Purtroppo ci sono stati alcuni intoppi burocratici per realizzare tutte queste opere ma adesso siamo a buon punto e speriamo di poter inaugurare entro massimo il prossimo anno»
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