Nel 2022, Therese Johaug ha scelto di lasciare lo sci di fondo per formare una famiglia: il 17 maggio dello scorso anno è diventata mamma la piccola Kristin e lo scorso inverno, nel giorno di San Silvestro, è convolata a giuste nozze con il compagno Nils Jakob Hoff in una cerimonia in pieno stile winter Wonderland.
Oggi, ad oltre un anno di distanza dalla nascita della sua primogenita la campionessa, la 36enne di Dalsgybda è tornata alle gare per prendere parte al Mondiale di Trondheim, dove proverà a raggiungere l’obiettivo di vincere la prima 50km femminile nella storia dei Mondiali di sci nordico. Già al momento di annunciare il proprio ritorno, Teresina aveva menzionato la volontà di avere una famiglia tra le ragioni che l’avevano spinta a lasciare l’agonismo e oggi, a Dagbladet, conferma che non era stata la mancanza di passione per la disciplina a farle appendere gli sci al chiodo: benché non fosse stanca della sua vita da atleta élite, il desiderio di maternità ha avuto la meglio su tutto il resto.
Oggi, ad oltre un anno di distanza dalla nascita della sua primogenita la campionessa, la 36enne di Dalsgybda è tornata alle gare per prendere parte al Mondiale di Trondheim, dove proverà a raggiungere l’obiettivo di vincere la prima 50km femminile nella storia dei Mondiali di sci nordico. Già al momento di annunciare il proprio ritorno, Teresina aveva menzionato la volontà di avere una famiglia tra le ragioni che l’avevano spinta a lasciare l’agonismo e oggi, a Dagbladet, conferma che non era stata la mancanza di passione per la disciplina a farle appendere gli sci al chiodo: benché non fosse stanca della sua vita da atleta élite, il desiderio di maternità ha avuto la meglio su tutto il resto.
"È stato molto doloroso dentro di me" racconta, parlando del momento in cui ha deciso di smettere "Ho lasciato perché desideravo diventare madre e non mi sarei perdonata se avessi continuato ad aspettare e poi a 38-39 anni avessi cercato di avere un figlio senza riuscirci" La fondista norvegese ha ammesso che ha rappresentato un sacrificio anche aspettare così a lungo. "L’oro olimpico mi mancava e volevo dargli una possibilità. Per noi donne è così: l’orologio biologico ticchetta e va. Devi accettarne le conseguenze"
Johaug non è la prima donna norvegese che pratica lo sci di fondo ad essersi presa una pausa dallo sport più importante per avere un figlio. In tempi più recenti Marit Bjørgen ha fatto lo stesso quando ha superato i trent’anni, ma tornando ancora più indietro nel tempo, sia Hilde Gjermundshaug Pedersen, Anita Moen che Elin Nilsen hanno avuto figli ancora ventenni e hanno proseguito la loro carriera continuando ad avere successo.
Questo però non significa che in Norvegia sia prassi per le atlete mettere in pausa la propria carriera per rincorrere il desiderio di maternità, al contrario di quanto accade in Russia, dove tantissime fondiste si fermano nel bel mezzo della carriera e riprendono regolarmente a gareggiare dopo il parto.
Notizia di pochi mesi fa è la gravidanza di Veronika Stepanova, ad esempio, che a soli 23 anni diventerà mamma per la prima volta ma è determinata a ricominciare a gareggiare dopo la nascita del bambino, seguendo le orme di altre colleghe come Natalja Terentyeva (Neprjajeva), Julija Stupak, Tatjana Sorina, solo per citerne alcune. Addirittura la manager russa dello sci di fondo Elena Välbe ha in passato incoraggiato le proprie atlete a pensare al tempismo, programmando un’eventuale gravidanza durante gli anni intermedi tra un’Olimpiade e l’altra.
Una cosa impensabile nella cultura sportiva europea ma ancora di più in quella norvegese.
"Dipende molto dalla cultura" prova ad interpretare Johaug interpellata proprio sulla questione, lasciandosi andare anche ad un commento sarcastico "In Russia i nonni sono quasi i genitori, si prendono molta cura dei bambini. Questo potrebbe non essere il caso della Norvegia. Se avessi appena lasciato Kristin a mamma e papà, forse non sarebbe stata ben accolta"
Questo però non significa che in Norvegia sia prassi per le atlete mettere in pausa la propria carriera per rincorrere il desiderio di maternità, al contrario di quanto accade in Russia, dove tantissime fondiste si fermano nel bel mezzo della carriera e riprendono regolarmente a gareggiare dopo il parto.
Notizia di pochi mesi fa è la gravidanza di Veronika Stepanova, ad esempio, che a soli 23 anni diventerà mamma per la prima volta ma è determinata a ricominciare a gareggiare dopo la nascita del bambino, seguendo le orme di altre colleghe come Natalja Terentyeva (Neprjajeva), Julija Stupak, Tatjana Sorina, solo per citerne alcune. Addirittura la manager russa dello sci di fondo Elena Välbe ha in passato incoraggiato le proprie atlete a pensare al tempismo, programmando un’eventuale gravidanza durante gli anni intermedi tra un’Olimpiade e l’altra.
Una cosa impensabile nella cultura sportiva europea ma ancora di più in quella norvegese.
"Dipende molto dalla cultura" prova ad interpretare Johaug interpellata proprio sulla questione, lasciandosi andare anche ad un commento sarcastico "In Russia i nonni sono quasi i genitori, si prendono molta cura dei bambini. Questo potrebbe non essere il caso della Norvegia. Se avessi appena lasciato Kristin a mamma e papà, forse non sarebbe stata ben accolta"