E’ il grande giorno. L’Italia degli sport invernali si ritrova per presentare congiuntamente la stagione 2024/25, gettando le basi verso un nuovo attesissimo inverno attraverso il Media Day FISI. Tutte le discipline convergono nella cornice del Teatro Armani di Milano, dove a partire dalle 11 di oggi sono andati in scena numerosi interventi di esponenti della FISI, non ultimo il presidente Flavio Roda, alla presenza di tantissimi atleti e di Carlo Vanzini, moderatore d'eccezione.
Un’occasione che non solo ha permesso di proclamare l’atleta dell’anno 2024, con premio consegnato nelle mani di Lisa Vittozzi, ma anche di parlare delle tute italiane per la nuova stagione (già anticipate ieri), tornate finalmente in azzurro anche per le discipline nordiche.
A fare gli onori di casa è Michele Tacchella, rappresentante di Armani: “Questo è il luogo dove il signor Armani presenta le sue collezioni, presentare FISI è sicuramente un simbolo della forza, volontà e voglia di essere insieme agli atleti verso Milano-Cortina. I valori che accomunano Armani, FISI gli atleti sono la passione, l’eccellenza e lo spirito di squadra. Quest’ultimo è un valore incredibile, espresso anche a Parigi 2024 e che vedremo in Coppa del Mondo. Eccellenza e passione italiane, come valori intrinsechi anche del gruppo Armani. L’obiettivo è rappresentare l’Italia con il massimo orgoglio”.
Spazio poi a un lungo intervento del presidente Flavio Roda: “Un grazie al gruppo Armani, in particolare a Giorgio che ha voluto questo connubio fortemente. Dopo questi due anni non semplici, è una giornata importantissima che dà inizio alla nuova stagione, con grande volontà e impegno, iniziando il percorso verso Milano-Cortina che è l’obiettivo di tutti. Grazie anche agli atleti e alla loro serietà la Federazione sta crescendo. Abbiamo atleti fenomenali, anche per il comportamento, il modo di porsi e di rappresentarci nel mondo. Mi riferisco a tutte le discipline, olimpiche e non. Bisogna fare i complimenti a loro, sono convinto che questo percorso non avrà mai fine e che ci sarà sempre qualcuno a proseguire questo lavoro. Ripetersi è difficile, ma facendo tutto il possibile i risultati arrivano”.
Il presidente, insiste sull’importanza dell’obiettivo Milano-Cortina: “L’importante, tra Coppe del Mondo e Mondiali, deve essere Milano-Cortina. Anche per dimostrare il valore della Federazione e della Nazione. Tutti gli atleti che sono qui oggi sono consapevoli che avere un’Olimpiade in Italia è una grande opportunità. Se le Olimpiadi si svolgeranno nel modo migliore, sarà ancora meglio con i risultati. Tutti daranno il massimo. Negli ultimi anni abbiamo cercato di lavorare su tutte le discipline. Abbiamo appena terminato il percorso estivo con skiroll, sci d’erba, salto con gli sci. Sicuramente l’impegno è incredibile, con 15 discipline di cui 11 olimpiche, l’impegno giornaliero è molto ampio per la FISI”.
A Roda, è riservata anche una domanda sull’importanza dell’aver superato il contenzioso con Kappa, per poter proseguire serenamente al fianco di Armani: “Gli ultimi anni sono stati impegnativi, non nascondo che no è stato facile, mi ha dato noia il fatto personale. Ho sempre avuto l’idea di fare quello che ho fatto sapendo di essere nel giusto, consultandomi con persone più esperte di me. Ero abbastanza tranquillo, ma ho notato che troppa gente per interessi personali ha provato in tutti i modi a mettermi molte cose sulle spalle. Mi dispiace che nessuno abbia avuto il coraggio di dire ‘ho sbagliato’. Me lo sarei aspettato, ma è la dimostrazione che accusare è facile, chiedere scusa è più impegnativo”.
Inoltre, Roda ha potuto dire la sua in sostegno del grande lavoro con il CONI di Giovanni Malagò: “Massimo rispetto per il grande lavoro di Malagò. Se non venisse rieletto non cambierebbe niente per me nel concreto, ma penso che sostituirlo sia impossibile, per la sua esperienza e soprattutto per la persona. E’ uno dei pochi che hanno davvero un grande rapporto con gli atleti e questo per le Olimpiadi è fondamentale. Auspico che non ci sia il cambio, perché non vedo nessuno che possa sostituirlo”.
Non solo gli obiettivi futuri, attraverso video, immagini e ricordi si è ripercorsa anche la stagione passata, sottolineando le numerose vittorie e soddisfazioni arrivate dalle squadre italiane.
Spazio poi agli atleti, tra i presenti per lo sci alpino c’era anche l'azzurra Sofia Goggia, in recupero dall’infortunio: “In questi giorni affronto conferenze stampa a poco dall’inizio senza aver svolto preparazione. L’infortunio è stato pesante sotto tanti aspetti, anche emotivamente. Ma tutto è andato alla perfezione, ringrazio l’equipe medica e tutti coloro che mi hanno aiutata. Sono andata a sciare, ma mi sono resa conto che è molto difficile, quindi abbiamo scelto di togliere i mezzi di sintesi a settembre ed è stata una svolta. Ora riesco a fare cose che prima, con la piastra, non riuscivo a fare. Metterò gli sci a breve. Andrò in America e salterò i primi giganti, seguendo un programma dettagliato e tornando in gara a metà dicembre. Il momento dell’infortunio? Quando sono caduta pensavo di morire, di non farcela ad andare avanti. Adesso ho voglia di sciare, di riprovarci e andare forte. Indipendentemente dagli infortuni”.
Non poteva mancare Dorothea Wierer, che si è soffermata sulla decisione di proseguire la sua carriera fino alle Olimpiadi casalinghe: “Milano Cortina? Vado avanti giorni per giorno, senza Olimpiadi avrei già smesso. Quando hanno designato Anterselva ovviamente il pensiero è andato lì. È un evento unico e essendo cresciuta li non volevo mancare. Manca tanto tempo, ma cercherò di godermi l’esperienza. Obiettivi? Noi atleti vogliamo sempre vincere, ma l’anno scorso mi sono ammalata molto e quindi il mio fisico non ce la faceva. Cerco di vivere alla giornata, con giorni migliori e altri meno. Ci sarà una stagione intera di Coppa con i Mondiali in Svizzera. Cercherò di arrivare più in forma possibile, poi si vedrà”.
Non banale, come sempre, anche l’intervento di Federico Pellegrino: “Ho fissato la data di scadenza. Dal punto di vista di testa e atletico non sono mai stato cosi in forma, Milano-Cortina è il mio ultimo grande obiettivo, performare al massimo nella 50km sarebbe bellissimo, avendo sempre performato nelle sprint. Cerco di farmi valere come atleta polivalente. Allungo le distanze, è difficile far capire che per me è molto più faticosa una sprint che una 50. Sono due gare diverse, ma bisogna allenare le stesse qualità: essere veloci da stanchi. Quello è il mio lavoro, come quello di fare il papà. Se a 20 anni hai un po’ più di difficoltà a gestire tutto, ora è necessario avere anche qualcos’altro a cui pensare. Sono molto stimolato anche in tutti gli altri progetti fuori dalla pista”.
In rappresentanza dello skiroll, ha parlato anche il fresco campione del mondo sprint Emanuele Becchis: “Le sprint nello skiroll sono molto più corte di quelle di Pellegrino, però è una gara molto spettacolare, che esalta la velocità. Questo format mi piace, è una gara contro se stessi, se mi faccio influenzare dall’avversario non do il massimo”.
Presente, come detto, anche Lisa Vittozzi, premiata come atleta dell’anno dopo la bella stagione che le ha permesso di alzare al cielo la Coppa del Mondo: “391 bersagli su 420? La percentuale mi dà parecchia soddisfazione, sarà difficile replicarla, ma ho tutte le carte in regola. Migliorare? Ad alto livello è difficile fare step enormi, già eguagliare lo scorso anno vorrebbe dire tanto. A piccoli step si migliora anno dopo anno, sono pronta a fare del mio meglio”.
Un’impresa, quella di Vittozzi, che anche Flavio Roda celebra: “Complimenti per quello che ha fatto, anche in passato. Ha avuto momenti difficili ed è stata bravissima a superarli. Ha fatto un percorso eccezionale, bravissima. Il premio è meritato e sono sicuro che le stagioni saranno ancora migliori nei prossimi anni”.