Il corso allenatori di terzo livello di sci di fondo che lo scorso 22 settembre a Predazzo ha decretato la promozione di 23 corsisti, si è completato con una prova orale basata sulla presentazione di un project work, una sorta di tesina. Fondo Italia, con la gentile disponibilità dei diretti interessati, pubblica – con cadenza di tre lavori a settimana fino al 4 novembre – i riassunti di alcuni dei suddetti elaborati.
Oggi è la volta del project work di Francesca Baudin, intitolato "Allenatori e leadership – L’importanza di essere allenatori efficaci e prestare attenzione alle differenze di genere degli atleti".
In foto: il gruppo Fiamme Gialle, con Baudin in seconda fila al centro
ALLENATORI E LEADERSHIP – L’IMPORTANZA DI ESSERE ALLENATORI EFFICACI E PRESTARE ATTENZIONE ALLE DIFFERENZE DI GENERE DEGLI ATLETI, la tesi di Francesca Baudin
Con la conclusione delle Olimpiadi estive di Parigi 2024 è ormai sotto gli occhi di tutti come sia fondamentale per gli atleti e per le squadre avere il supporto e la completa fiducia da parte del proprio allenatore. La differenza tra un allenatore efficace o meno, non la troviamo solamente per le competenze tecniche – teoriche, ma anche per le caratteristiche relazionali e comunicative.
Il rapporto allenatore – atleta è complesso e ci sono molti fattori che possono influenzarne l’efficacia. Lo stile di leadership dell’allenatore e le differenze di genere nel coaching sono i due aspetti che sono stati approfonditi all’interno della ricerca. In letteratura, gli studi inerenti alla leadership e alle differenze di genere in ambito sportivo sono aumentati esponenzialmente negli ultimi decenni.
Secondo gli studi sulla leadership sportiva, la figura dell’allenatore può influire in maniera negativa o positiva la prestazione degli atleti attraverso determinati comportamenti che vengono definiti trasformazionali (leadership trasformazionale, Bass e Riggio 2006). Questa relazione allenatore – atleta viene definita dagli esperti efficace quando i comportamenti del coach permettono agli atleti di accrescere il proprio potenziale. Per quanto riguarda le differenze di genere, nello studio “The influence of role and gender in the empathic accuracy of coaches and athletes (2009)” Lorimer e Jowett sostengono che il grado di comprensione tra allenatore ed atleta dipende direttamente dall’empatia. Dai risultati è emerso che le allenatrici donne hanno maggior accuratezza empatica degli allenatori uomini. L’accuratezza empatica degli atleti maschi non ha mostrato alcuna differenza significativa tra allenatori uomini e allenatrici donne. Inoltre, l’analisi dati ha anche mostrato che l’accuratezza empatica delle atlete era significativamente più alta rispetto a quello degli atleti maschi quando esse lavorano con allenatori maschi, ma significativamente inferiore rispetto agli atleti maschi quando lavorano con allenatori femmine.
L’analisi dati proveniente dagli atleti italiani di sci di fondo, biathlon e combinata nordica sembrerebbe confermare quanto espresso in letteratura, ovvero l’importanza di essere ascoltati, coinvolti e guidati durante il processo di crescita per il raggiungimento della massima prestazione. Nonostante ciò, la maggioranza degli atleti sembra preferire uno stile di leadership direttivo e coinvolgente da parte dell’allenatore. Per quanto riguarda le differenze di genere, sia gli atleti maschi che le atlete femmine sembrerebbero avere una percezione simile dell’allenatore/allenatrice, con alcune differenze inerenti agli aspetti su cui si concentra un’allenatrice femmina o un allenatore maschio. Tali differenze riguardano principalmente il fatto che le allenatrici femmine sembrano dare maggior importanza all’aspetto relazionale, mentre gli allenatori maschi a quello tecnico.
Di seguito alcuni grafici emersi dall’analisi dati:
– Qual è la capacità che reputi più importante del tuo allenatore?
– Su quali aspetti si concentra maggiormente l’attenzione della figura dell’allenatore (uomo)? Indica con un valore da 1 (poco) a 4 (molto)
– Su quali aspetti si concentra maggiormente l’attenzione della figura dell’allenatrice (donna)? Indica con un valore da 1 (poco) a 4 (molto)
Per ulteriori chiarimenti e approfondimenti, si rende disponibile il recapito mail dell’autrice del lavoro: baudinfranci@gmail.com
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