In autunno, mentre le giornate tornano ad accorciarsi e le temperature perdono la loro mitezza, con le montagne che tornano a vedere la neve poco alla volta, gli atleti vivono il periodo più "caldo" della loro preparazione. Ancora di più se il proprio posto nella gerarchia è in basso o addirittura al di fuori degli ambienti della Nazionale, e si rincorrere un posto tra i ranghi della Nazionale per la stagione di gare internazionali.
Tra coloro che, tra poche settimane, sperano di potersi mettere in mostra e ritrovare le competizioni di alto livello c'è anche Ingvild Flugstad Østberg, ex stella della nazionale norvegese che si è messa al collo ben due ori olimpici a Sochi e Pyeongchang in staffetta, un argento individuale nei Giochi del 2014, oltre a 7 medaglie mondiali (di cui due ori), oltre alla vittoria della Coppa del Mondo nella stagione 2018/19. Un palmares che avrebbe dovuto rendere pressoché inamovibile la 33enne anche in un ambiente competitivo come quello norvegese, specialmente in un momento di ricambio generazionale come quello attuale, tuttavia da diversi anni la fondista di Gjøvik deve affrontare una battaglia anche al di fuori delle piste da sci: quella per tra allenamento e alimentazione. Dal 2019, tra rientri e nuovi stop, Østberg combatte per rispettare i requisiti medici necessari e poter tornare a rappresentare la Norvegia nelle gare internazionali.
Un anno senza gare a causa dell'ennesimo certificato negato nel novembre dello scorso anno, ha fatto perdere a Østberg il posto in Nazionale, costringendola a ripartire da zero e da sola. Questo avrebbe potuto fermarla definitivamente, ma la norvegese non ha gettato la spugna e quest'estate si è allenata regolarmente, lavorando anche fuori dalla Norvegia, in quota, a sue spese, soggiornando in Italia tra l'Alpe di Siusi e Livigno, come ha raccontato lei stessa sulle sue pagine social.
Un Mondiale in casa, del resto, rappresenta un traguardo troppo ghiotto e ambito per rinunciare a lottare a pochi mesi di distanza. Manca ormai veramente poco per sapere se i test fisici per l'ottenimento del certificato medico saranno superati e Østberg avrà il semaforo verde per tornare a gareggiare. E in Nazionale, sono ansiosi di conoscere il responso tanto quanto l'atleta.
"La realtà è che si sta allenando bene. Molto bene, direi. E poi sono impaziente. Come tutti gli altri, deve sottoporsi ai test sanitari entro il 1° novembre. Poi si tratterà di vedere se andrà bene” ha dichiarato Paal Gunnar Mikkelsplass a TV2 a proposito di Flugstad Østberg in occasione dell'incontro con i media la scorsa settimana "Visto il recente andamento, c'è un po’ di agitazione, ma non credo che ci sia nulla di drammatico. C'è ancora tempo per fare quel che serve affinché tutti i pezzi vadano al loro posto. Se Ingvild userà la sua enorme forza di volontà, ce la farà. Speriamo che vada bene”
La maggiore preoccupazione risiede principalmente nella sua scelta di allenarsi molto in quota, dove ha trascorso nell'ultimo anno 40 giorni, un tipo di allenamento che richiede il dispendio di molta energia e mette a dura prova il fisico. Il tecnico della nazionale però ha avuto modo di incontrare l'atleta durante il raduno in quota della sua squadra a Livigno, e con lei ha affrontato anche questo tema.
"Ingvild è decisamente motivata ad allenarsi. E la sua situazione attuale è che ha una preparazione di base più che sufficiente. Ora potrebbe aver bisogno di allenarsi un po' meno e un po' più intensamente, per accumulare buone energie e rafforzarsi. Questo è il mio consiglio adesso."