La stagione dello skiroll svedese si è conclusa ieri a Falun con l’ultima gara dello Svenska Spel Summer Tour con un’individuale di 15km chilometri a skating. La vittoria del Tour è andata a Moa Hansson al femminile e a Edvin Anger al maschile ma domenica i dominatori sono stati Maja Dahlqvist ed Eric Rosjö.
Tuttavia, mentre nella gara maschile Rosjö ha dovuto difendersi dalla rimonta di Calle Halfvarsson, sfumata di pochi secondi, al femminile sono bastati 800 metri per capire l’esito finale. L’atleta di casa dello ski club Falun-Borlänge Maja Dahlqvist ha messo tra se le sue avversarie un grosso margine fin dai primi metri dopo la partenza.
Tuttavia, mentre nella gara maschile Rosjö ha dovuto difendersi dalla rimonta di Calle Halfvarsson, sfumata di pochi secondi, al femminile sono bastati 800 metri per capire l’esito finale. L’atleta di casa dello ski club Falun-Borlänge Maja Dahlqvist ha messo tra se le sue avversarie un grosso margine fin dai primi metri dopo la partenza.
"Quando me l’hanno detto ho pensato ‘oh, m***a’ e mi sono un po’ preoccupata di essere partita troppo forte. Ma ho recuperato bene in discesa, quindi sono riuscita ad andare bene in salita" ha spiegato dopo la gara Dahlqvist ad Expressen che ha seguito la gara in diretta.
La fondista 30enne ha poi continuato ad aumentare il suo vantaggio per tutto il resto della gara, tagliando il traguardo con 43" di margine sulla polacca Izabel Marcisz, mentre Elin Henriksson ha concluso al terzo posto.
Per Dahlqvist la vittoria è stata un risultato che, alla luce di quanto passato nell’ultimo anno, non può far altro che darle grande fiducia e serenità per i mesi a venire, confermando il suo buon stato di forma attuale. "Non mi sentivo così bene da un anno. È qui che l’anno scorso ho perso la mia forma e ora sono venuta qui e l’ho ritrovata" racconta, ricordando che lo scorso anno aveva vinto la stessa gara e dopo pochi giorni erano iniziati i suoi problemi "ora posso continuare ad andare avanti anche quando sono stanco. Prima mi fermavo subito. Ora che so come ci si deve sentire, non capisco ancora come ho potuto sciare quando mi sentivo così. L’anno scorso è stato bello partecipare a questa competizione, poi tre giorni dopo è stata una schifezza. Spero di poter durare più di tre giorni questa volta. Speriamo per altri tre anni"