Linn Svahn è reduce della miglior stagione della sua carriera. A quasi tre anni dall’ultimo successo a causa di un infortunio alla spalla, ha ritrovata a Dobbiaco, durante il Tour de Ski, il gradino più alto del podio. E da lì è sembrata la 24enne svedese è sembrata quasi non doversi più fermare.
Nonostante la vittoria al Tour de Ski di Jessie Diggins, infatti, la svedese ha fatto partire nella seconda metà della stagione una rimonta inesorabile verso la testa della classifica, per provare a regalare alla Svezia la sua prima Sfera di Cristallo al femminile. Una sfida durata fino al finale di stagione, proprio nella casalinga Falun, dove l’americana si è rimessa la corona dello sci di fondo in testa, ma Svahn ha comunque festeggiato la vittoria della sua seconda Coppa Sprint e un importantissimo secondo posto in Classifica Generale.
"Non credo di essermi mai divertita così tanto come la scorsa stagione. È stata un’annata davvero positiva. È bello che tutto funzioni, che ci si diverta e che le cose vadano bene. Così lo sport è fantastico."
Dietro questi risultati, c’è con molta probabilità anche un nuovo approccio al lavoro, visto che sono arrivati in concomitanza con la decisione di tornare in Nazionale insieme a Frida Karlsson e Maja Dahlqvist, dopo aver preparato la stagione precedente in solitaria. "Credo che la scorsa stagione sia stata la migliore in assoluto sotto l’egida della nazionale. Abbiamo elaborato un piano chiaro in primavera, tutta la squadra insieme, con quello che volevamo fare e come volevamo raggiungerlo. Abbiamo seguito questa linea per tutto l’anno e abbiamo ottenuto i nostri obiettivi. La partecipazione è stata grande."
Quest’anno, gli occhi e le ambizioni di tutti sono puntati verso Trondheim e i Campionati del Mondo, ma la fondista di Östersund preferirebbe, in un certo senso, che non fosse così.
"I Mondiali sono sempre la cosa più importante, la cosa che apprezzi di più. Ovviamente non vedo l’ora, ma è molto bello tenerli lontani il più a lungo possibile. Quando mi alleno, non ci penso” ha spiegato in un’intervista ad Aftonbladet Sport durante il ritiro ad alta quota della nazionale in Italia in Val di Fiemme "Il mio io da allenamento e il mio io da gara sono abbastanza separati. Quando ti alleni e la stagione agonistica è ancora distante, pensi che i Campionati del Mondo non siano tutto, hanno sempre qualcosa di speciale, sono grandi, ma nemmeno poi così tanto, il Mondiale è solo una competizione di m***a"
Ride Svahn dopo questa risposta, data certamente per provocare chi le stava ponendo le domande ma anche per esorcizzare in un certo senso il compito ingrato che l’aspetta: confermare le aspettative che in Svezia saranno certamente riposte su di lei dopo la scorsa stagione e battere in casa le atlete norvegesi, agguerrite sicuramente dal voler dimostrare alla stampa di casa di non essere meritevoli delle critiche che da un anno a questa parte vengono loro rivolte. Di tutte queste cose Svahn, però, non si cura.
"Solo l’anno scorso ho potuto ricominciare ad allenarmi in base a ciò che voglio, non solo a ciò che posso allenare. E ho avuto un effetto immediato" conclude "Non ho idea di come andrà quest’inverno! È sempre difficile prevedere ora come potrebbero andare le cose. Qui e ora non mi interessa”
Sci di fondo – Linn Svahn mette l’allenamento tra sé e i Mondiali: “È bello tenerli lontani il più possibile”
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