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Olimpiadi 2030 – Arriva la firma di Barnier dalla lettera di garanzie, le Alpi Francesi possono aprire la macchina organizzativa

Il nuovo Primo Ministro francese Michel Barnier, ha firmato ieri la tanto attesa lettera di garanzie finanziarie che accompagna il dossier olimpico della candidatura delle Alpi Francesi 2030 e che avrebbe dovuto essere consegnata al CIO entro il 1° ottobre. Con questo documento, lo Stato francese affermando che fungerà da garante in caso di deficit per l’organizzazione delle Olimpiadi.

"Confermo e mi impegno a garantire il finanziamento di ogni possibile deficit di bilancio del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici. Questo impegno comprende il rimborso al CIO di anticipi o altri contributi versati al COG dal CIO, che quest’ultimo potrebbe essere tenuto a rimborsare a terzi in caso di un evento imprevisto come l’annullamento totale o parziale di Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2030" ha scritto il Primo Ministro nella sua lettera, pubblicata congiuntamente sul dossier.
Con pochissimi giorni di ritardo, ora è tutto al proprio posto e i Giochi Olimpici Invernali del 2030 possono entrare nella fase più "pratica". Il primo step fondamentale, prima di far partire la macchina organizzativa, sarà costituire il Comitato Organizzatore ed individuare un presidente, una figura che sappia imprimere la sua idea e la sua esperienza negli sport invernali e navigare tra le istanze delle varie realtà locali, nazionali e internazionali che intervengono nella realizzazione di un evento di scala planetaria come le Olimpiadi.
Ci sono diversi nomi che in queste ore circolano negli ambienti sportivi e politici francesi e che hanno tutte le caratteristiche necessarie per ricoprire il ruolo, che deve essere sia di tipo "rappresentativo" ma anche attivo: in Francia infatti non sono alla ricerca di un semplice patron per una presidenza "immagine". Per dare visibilità ai Giochi ci saranno tempi giusti e ambassadors a sufficienza.
Posto che dovranno essere i presidenti delle regioni coinvolte nei giochi, la Regione Alvernia-Rodano-Alpi e la Regione Sud (Provenza-Alpi-Costa Azzurra), a dover dare il loro beneplacito, sono due i nomi più gettonati.
Il primo, che si rincorre già i media francesi e non solo da prima che la candidatura venisse ufficialmente promossa dal CIO, è quello dell’ex biathleta Martin Fourcade. Molto attivo durante gli ultimi Giochi estivi di Parigi 2024, Monsieur Le Biathlon è considerato all’unanimità il profilo giusto per essere una figura di spicco ma anche un professionista serio e dedicato. Certo dovrebbe rinunciare ad una serie di impegni che attualmente ricopre, nonché ai contratti di sponsorizzazione e collaborazione che entrano in contrasto con la missione olimpica.
A suo favore il 36enne ha l’approvazione del Presidente Macron, così come quella David Lappartient, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Francese.
Contro una sua possibile nomina potrebbe schierarsi invece Renaud Muselier, presidente della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. “Non sono né a favore né contro. È solo che stiamo per organizzare i Giochi più sobri della storia, i più rapidi in termini di organizzazione e i meno costosi dal punto di vista strutturale. Questo è un parametro importante. E ho notato che ci sono già molti uomini, e mi piacerebbe che partecipassero più donne” ha spiegato a Le Figaro questo giovedì mattina.
Si cerca dunque un profilo femminile "riconosciuto nel mondo olimpico" che possa "portare la voce degli atleti, del Comitato Olimpico e Paralimpico Nazionale e del CIO". Un identikit, questo profilato da Muselier, che conduce ad un altro nome di alto livello degli sport invernali francesi: quello Marie Bochet. La 30enne di Beaufort può vantare nel suo palmares di sciatrice alpina ben 8 titoli paralimpici. Ritiratasi dall’attività agonistica nell’aprile di quest’anno, la savoiarda sarebbe un profilo "casalingo" per le Olimpiadi che si terranno sulle Alpi Francesi, tanto da essere stata coinvolta nel processo di candidatura Alpi francesi. Inoltre, ha preso parte ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 all’intero della Commissione Atleti assieme a Fourcade (che ne era presidente) e fa parte del Comitato Paralimpico e Sportivo Francese. Tutte le caratteristiche descritte da Muselier per un ottimo presidente, inclusa quella di poter far sentire anche la voce degli atleti paralimpici.
Non manca molto per scoprire quale sarà l’esito di questa "corsa presidenziale". Secondo le informazioni del quotidiano L’Equipe, infatti, lo statuto del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici 2030, che riunisce i Comitati Olimpici e Paralimpici, le due regioni e lo Stato, è quasi pronto.

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