Per anni race director dello sci di fondo in Coppa del Mondo, Pierre Mignerey è dal 2022 a capo degli sport invernali della neve in Francia, nel ruolo di DTN (direttore tecnico nazionale) per la Federazione Francese di Sci (FFS). In questi suoi primi anni di mandato, Mignerey ha dovuto affrontare una crisi finanziaria senza precedenti per la federazione nazionale, facendosi promotore di operazioni a dir poco impopolari, come la rinuncia ad alcune gare per non pesare sul budget o la soppressione delle squadre giovanili. Ora il bilancio della FFS è tornato in pari e proprio grazie alle politiche di austerity adottate dal DTN.
Questa premessa, in effetti, evoca inevitabilmente la situazione che stanno vivendo in questo periodo le Federazioni di sci di due nazioni considerate superpotenze dello sci di fondo: Norvegia e Finlandia. Da un lato la Norvegia dovrà, in vista della stagione 2025/26, due dei suoi sponsor principali, con una perdita di entrate stimata sulle 11 milioni di Corone (1 milione di Euro circa); dall’altro, la Finlandia, con un passivo di quasi 2 milioni di Euro, sta operando tagli in quasi tutti i suoi settori, chiedendo persino agli atleti di versare un contributo per le trasferte ad ogni tappa di Coppa del Mondo.
Mignerey, che conosce bene questo genere di situazioni precarie, ha commentato la crisi dello sci di fondo ai media norvegesi.
"Sfortunatamente, è una situazione che molti segnalavano da tempo. Ora è diventata una realtà anche per le nazioni più grandi. Da un lato è molto triste e grave, ma dall’altro può anche essere un’opportunità per la comunità dello sci di fondo e per l’intera famiglia FIS di affrontare questi problemi e lavorare insieme” afferma Mignerey a VG "Le nazioni scandinave sono ora le più colpite per via dei recenti sviluppi e sentono la concorrenza di altri sport, ma sono sicuro che possiamo trovare delle soluzioni a patto di essere disposti a lavorare insieme e a cercare interessi comuni piuttosto che i nostri interessi nazionali”
Mignerey, forte dell’esperienza con il biathlon francese, sottolinea come lo sci di fondo soffra inevitabilmente di una forte concorrenza da parte del biathlon: Il "parente lontano" del fondo, del resto, sembra godere in questo momento di una migliore salute politica e finanziaria, elementi che, assieme a grande impegno mediatico e a numerose figure di spicco tra il suo parterre di atleti, lo rendono più appetibile tra il pubblico, in particolare in Europa centrale, dove – posto che il target di riferimento sia pressoché il medesimo – si è assistito in larga parte ad uno spostamento degli spettatori dallo sci di fondo al biathlon. Laddove, nella prossima stagione invernale, il biathlon farà regolarmente tappa in Germania per ben due volte, il circuito maggiore dello sci di fondo perderà per la prima volta in 24 anni la sua tappa tedesca.
Per ovviare a questa congiuntura fortemente negativa, il DTN francese ritiene che lo sci di fondo debba fare un lavoro solido di squadra attraverso una pianificazione attenta del calendario e una revisione dei format di gara e degli eventi che permetta a nuovi talenti di emergere, rendendo così la disciplina più attraente.
"Sono sicuro che ci sia spazio per miglioramenti. Sono necessarie riduzioni dei costi per le squadre e gli organizzatori. Ma dobbiamo lavorare insieme per raggiungere questo obiettivo."
Il DTN francese Mignerey sulla crisi dello sci di fondo: “Può essere un’opportunità per lavorare insieme”
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