Era già poco più di un barlume di speranza, quello che i tifosi del biathlon riponevano nella sua partecipazione ai Campionati di Mondo di Oslo-Holmenkollen nel 2029, ma Johannes Thingnes Boe ha spento ogni fantasia questa mattina con un post pubblicato sui suoi social in cui si congratula con l’impianto della capitale norvegese per l’assegnazione della kermesse, ricordando i suoi successi individuali e di squadra, ma al contempo chiudendo la porta ad un suo coinvolgimento, almeno nei panni di atleta.
La stella norvegese del biathlon si è preso un momento per ricordare il titolo mondiale della staffetta vinto ad Oslo nell’ultimo mondiale made in Norway del 2016 assieme al "dream team" composto da Ole Einar Bjorndalen, suo fratello Tarjei ed Emil Hegle Svendsen e definito uno dei "ricordi più forti" della sua carriera.
"Vediamo se la prossima generazione di biathleti riuscirà a difendere il nostro titolo tra 5 anni" ha aggiunto "Sono sicuro che essere uno dei quattro combattenti della staffetta sia già un grande obiettivo per loro"
Una frase eloquente che mette la parola fine alle speculazioni su una possibile continuazione della carriera del fino al 2029 per un ultimo appuntamento casalingo a quasi 36 anni, cosa che invece sta facendo in questo momento l’azzurra Dorothea Wierer per le Olimpiadi di casa. Del resto, il biathleta di Stryn non ha bisogno di andare neanche a caccia di un titolo individuale, visto che in quella stessa edizione della kermesse iridata del 2016 conquistò la medaglia d’oro nella Mass Start, impedendo tra l’altra a Martin Fourcade di fare l’en plein di ori nelle gare individuali. Si può immaginare dunque, che come già accennato in passato, il fenomeno del biathlon saluterà le piste e i poligoni della Coppa del Mondo dopo le Olimpiadi italiane del 2026.
Biathlon – Johannes Boe si chiama fuori da Holmenkollen 2029
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