Il ritorno alle competizioni di Therese Johaug ha suscitato l'interesse di tutto il mondo dello sci di fondo. Da un lato i media e i tifosi, che ritrovano una delle figure più di spicco della disciplina, che con il suo palmares torna a dare lustro allo sci di fondo, sempre più in crisi negli ultimi anni, e dall'altro le atlete per cui è stata un punto di riferimento per anni e che ora potranno provare a sfidarla e, chissà, magari anche a batterla.
Tra di queste figurano sicuramente le fondiste svedesi, Ebba Andersson - che in alcuni aspetti è molto simile nelle gare alla 36enne norvegesi, ma anche soprattutto Frida Karlsson, che ha già segnato un punto di arrivo alla sua carriera e ha messo, tra i suoi obiettivi per questi prossimi 3 anni, anche quello di battere Johaug.
Ad Aftonbladet, a cui ha rilasciato un'intervista durante il raduno italiano della squadra nazionale, la 25enne di Sollefteå si è dichiarata felice per il ritorno del Dalsbygda Express, curiosa di scoprire quale sia il suo livello in questo momento, dopo una pausa di 2 anni e una maternità. E persino questa estate, dopo l'annuncio del suo ritorno in pista non ci sono stati confronti né con i compagni di squadra della nazionale né con l'élite internazionale, non avendo Johaug partecipato a nessuno dei raduni della squadra, né alle kermesse estive come Blink Festivalen o Toppidrettsveka.
"È la benvenuta, ma qual è la sua condizione? Johaug è stata il punto di riferimento per tanti anni, è una persona che abbiamo rincorsi per tutto il tempo. Un anno ho organizzato il mio allenamento per batterla e l'ho battuta due volte. Per me è sempre stato motivante vincere una gara, non salire sul podio, qui dovevo batterla."
Una risposta alla domanda di Karlsson arriva dalla diretta interessata, che nelle scorse settimane, anziché allenarsi tra i primi freddi autunnali in Norvegia, ha preferito approfittare del tepore anche ancora concedono alcune isole greche, dove ha alternato lavoro intenso in palestra e momenti di relax con famiglia e amici. Già da oggi, invece, è tornata in patria per unirsi finalmente alla nazionale ad Hafjell come mostra nelle sue storie Instagram.
"Sono molto soddisfatta. Ho fatto 100 ore di allenamento nel mese di agosto. È la prima volta dal dicembre 2021. All'epoca arrivavo a 90 ore" ha rivelato Johaug a VG.
Sembra dunque che per ora tutto stia filando liscio per la vincitrice di 14 medaglie d'oro mondiali, a cui spera di aggiungerne almeno un'altra il prossimo inverno, quella cioè della prima 50km femminile della storia dei Campionati del Mondo di sci nordico; anche se la vita familiare, con la piccola Kristin che ha appena iniziato l'asilo, influenza inevitabilmente la sua ritrovata routine da atleta, la fondista è riuscita comunque a lavorare intensamente anche senza dover i raduni con la nazionale, allenatrice di sé stessa nei limiti del possibile. Johaug ritiene che sia difficile stabilire per ora quanto sia buona la sua base di allenamento rispetto alle altre, ma sicuramente le ore di allenamento raggiunge hanno tutta l'aria di essere un passo nella giusta direzione e soprattutto torneranno utili più avanti.
"Ad agosto ho dovuto costruire la mia base. Dovevano essere 90 ore, ma si sono rivelate di più. È stato importante. Se dovessi infortunarmi o ammalarmi, non si sa mai, la strada per tornare è molto più lunga per un corpo che non si è allenato troppo prima. Si tratta di essere meglio equipaggiati se dovesse succedere qualcosa." Inoltre anche i test cominciano a dare qualche segnale importante: "I test che ho fatto sulla pista di fondo e skiroll sono tra i migliori dal 2021 e 2022. Non sono ancora al massimo, ma neanche troppo lontana”