Dorothea Wierer si è espressa sul caso legato al tennista Jannik Sinner, con cui condivide non solo la posizione di spicco all’interno dello sport italiano, ma anche le origini altoatesine. L’azzurra del biathlon ha detto la sua sulle controversie legate al doping, per cui da poco la Wada ha presentato ricorso al Tas riguardo all’assoluzione del tennista numero 1 al mondo.
Intervenuta in un’intervista al portale Il Dolomiti, Wierer si è spesa in un’analisi molto lucida della situazione da più punti di vista: “Jannik sta passando una situazione davvero stranissima spero che si risolva presto tutto per il meglio – l’augurio di Dorothea -. Non riesco quasi a mettermi nei suoi panni, dev’essere veramente tutto assurdo, forse nemmeno la Wada ha le idee troppo chiare in questa vicenda... Chissà, magari un ruolo potrebbero averlo giocato anche le critiche arrivate da altri atleti e dalle polemiche mediatiche che sono nate su questa vicenda”.
L’azzurra prosegue poi con belle parole in difesa della professionalità e della buona fede di Sinner, facilitata in quest’analisi anche dall’esperienza da atleta che le offre un punto di vista particolare: “Quello che so è che Jannik è un bravissimo ragazzo, un grande professionista e un grande atleta, sono sicura che come ha già dimostrato non ha nulla da nascondere. Dev’essere davvero poco piacevole giocare per mesi con il pensiero di essere in quella situazione, e adesso per un po' per lui sarà lo stesso: una situazione che per un atleta è davvero frustrante e stressante, perché sai di non aver fatto niente di sbagliato ma anche che il tuo destino è nelle mani di altri”.