Il nome di Karoline Offigstad Knotten negli ultimi giorni è stato piuttosto chiacchierato in Norvegia, a seguito delle ottime prestazioni che l’hanno portata prima a vincere la sprint dei Campionati Norvegesi Estivi di biathlon a Lillehammer, per poi riconfermarsi nella mass start firmando la doppietta. Un risultato che fa ben sperare per la stagione a venire e che si pone in controtendenza con il finale dell’ultima stagione, in cui Knotten – in particolare a Canmore dove ha centrato un 56° e un 30° posto – era parsa molto stanca e fuori condizione.
“Quando sono salita sull’aereo per il Canada – ricorda Knotten in un’intervista a TV2 a margine del raduno della nazionale a Lenzerheide – sapevo di aver finito le energie. Le persone che hanno visto le gare di Canmore hanno visto che ero al limite. Mi sono ammalata e ho avuto molti problemi, ho passato aprile e maggio a recuperare”.
Eppure Knotten era reduce da una tappa di Soldier Hollow (Stati Uniti) dove era riuscita a esprimersi al meglio, portandosi a casa un 5° posto nella sprint, migliorato con il 4° posto nella pursuit e arricchito anche da una vittoria in staffetta con Arnekleiv, Lien e Tandrevold. “Ho trascorso una settimana fantastica negli Stati Uniti – prosegue Knotten –, quella settimana stavo molto bene. È stato difficile sciare bene in alta quota in cattive condizioni e mi è costato moltissimo. In quel momento forse avrei dovuto mettere fine alla stagione, ma ho avuto rispetto per chi mi ha scelto e ho voluto almeno provarci. Era un rischio calcolato”.
Andando avanti, Knotten parla del lungo recupero che ha in seguito dovuto affrontare: “C’è voluto molto tempo, ma sono stata tranquilla e mi sono allenata con costanza”. Un percorso che le ha anche impedito di poter seguire tutti i programmi e di trascorrere al meglio la off season con il compagno, il tedesco Philipp Nawrath: “Non vedevamo l’ora di vivere tutto ciò che avremmo fatto insieme, ma non riuscivo a sostenerlo. Ho trascorso le vacanze di aprile a fare qualcosa solo per un paio d’ore al giorno, perché non ne potevo più”.
Lavorando su se stessa anche a livello mentale, Knotten ammette di essere riuscita a capire l’importanza del risparmio delle energie, per evitare che quanto successo a Canmore possa riproporsi: “Prima ero così, se facevo una brutta gara, ero una cattiva persona. Ma bisogna essere in grado di lasciarsi le cose alle spalle. Lavoro soprattutto cercando di guardare quello che ho fatto bene. E’ qualcosa che ho affrontato con il mental coach. Alcune cose le ho già ottenute, altre dovrò imparare a farle meglio”.
Intanto, i primi segnali positivi sono arrivati dalle gare di Lillehammer dove la norvegese ha letteralemnte fatto il vuoto dietro di sé, forte anche di due ottime prove al poligono, dove ha trovato solo due errori su 6 poligoni (28/30) proiettandosi così in maniera più che rassicurante all’inizio della prossima stagione. Nell’avvicinamento alla Coppa del Mondo, Knotten potrà testare lo stato di forma ancora una volta sui circuiti di casa, visto che avrà a disposizione le gare del “Sesongstart” a Sjusjøen il 16 e 17 novembre, prima di arrivare al via ufficiale della stagione di Coppa a Kontiolahti dal 30 novembre.
Biathlon – Knotten in crescita, dal tracollo di Canmore alla doppietta ai Campionati Norvegesi: “Sono serviti tempo e costanza”
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