Sci di fondo - 28 settembre 2024, 06:32

Sci di Fondo - Coppa del Mondo a Cogne, la gioia di De Fabiani: "Tornare a gareggiare a casa nostra è una forte emozione"

Tornando indietro con la mente, Francesco De Fabiani sente ancora forti le emozioni provate nel 2018/19, quando con Federico Pellegrino fecero una bellissima doppietta nella sprint maschile di Cogne. Un giorno magnifico, indimenticabile, davanti a migliaia di tifosi valdostani, il primo e secondo posto in Coppa del Mondo di due figli della Valle d'Aosta, con nel cuore il rosso e nero ASIVA. Il preludio al bronzo mondiale in team sprint conquistato poche settimane dopo a Seefeld, prima di ripetersi poi a Planica nel 2023, portandolo ad argento.

De Fabiani è emozionato, felice ed orgoglioso di poter tornare a gareggiare in Coppa del Mondo nella sua Valle d'Aosta, ora che è ufficiale che Cogne ospiterà la tappa dal 31 gennaio al 2 febbraio: «Tornare a gareggiare a Cogne è per me una grande emozione, perché competere in casa a livello internazionale è qualcosa di unico, più personale e intimo rispetto alle altre gare italiane, perché è dove sono nato e cresciuto. Inoltre a Cogne ho disputato le mie prime gare giovanili, partecipato anche ai miei primi Campionati italiani e dove con Federico ottenemmo un risultato fantastico nel 2019 in Coppa del Mondo».

Difficile dimenticare la festa popolare di quel giorno, l'entusiasmo della gente, l'orgoglio del popolo valdostano: «Spero questa edizione possa essere altrettanto bella, perché allora fu tutto perfetto. C'era stata una nevicata recente, l'ambiente era bello e invernale, ma non faceva freddissimo per il pubblico. C'era tanta gente a sostenerci e in più arrivò un grandissimo risultato, con Chicco e me primo e secondo nella sprint. Mi auguro si possa ripetere un po' tutto». 

Legatissimo alla sua terra, De Fabiani già non vede l'ora: «È bello pensare che torneremo a gareggiare in Valle d'Aosta, a casa nostra, una bella opportunità per poter riportare la Coppa del Mondo sulle piste di casa dove siamo nati e cresciuti, dove la gente ci ha visto crescere e sempre sostenuto».

Giorgio Capodaglio