Con il poligono e la pista dell'Arena Alto Adige di Anterselva finalmente riaperti agli atleti e operativi da circa una decina di giorni, l'aria olimpica inizia a farsi sentire, nonostante alcuni lavori siano comprensibilmente ancora da ultimare.
Ma a meno di 500 giorni dall'inizio dei Giochi Olimpici, in calendario per il 6 Febbraio 2026, la Valle di Anterselva è più carica che mai per ospitare le gare a cinque cerchi e da quest'oggi ancora di più: il simbolo per eccellenza delle gare olimpiche, i Cinque Cerchi, è stato inaugurato questa mattina ad Anterselva di Mezzo. Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato le autorità locali, il sindaco Thomas Schuster, il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher e del presidente del CONI altoatesino, Alex Tabarelli. Presente per l'evento, a cui è seguita anche una vista allo stadio del biathlon per mostrare il nuovo poligono e le infrastrutture che faranno da cornice alle gare e impreziosiranno ancora di più un impianto già fiore all'occhiello per le discipline invernali italiane, anche l'amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Andrea Varnier, assieme al commissario di governo Vito Cusumano.
Tanti i campioni di ieri e di oggi che non hanno voluto mancare l'appuntamento: oltre ai biathleti azzurri Lukas Hofer, Patrick Braunhofer, David Zingerle Hannah Auchentaller e Rebecca Passler, che mirano ad essere protagonisti delle gare del 2026, anche diversi ex campioni e leggende dello sport altoatesino come Dominik Windisch, Isolde Kostner, Gustav Thöni e Armin Zöggeler hanno celebrato questo ulteriore passo avanti nella Road to Cortina 2026.
“Con questa cerimonia possiamo capire, veramente, dopo tanto lavoro, che il nostro territorio ospiterà i Giochi olimpici: Gli anelli che da oggi saranno visibili ad Anterselva, la casa del biathlon, sono il simbolo sportivo più importante, un segno di comunità e solidarietà” ha rimarcato nel suo intervento il presidente Kompatscher “Attendiamo questo evento sportivo con grande gioia e responsabilità"
Responsabilità che deriva dalla consapevolezza di essere una delle colonne portanti della tradizione sportiva italiana, come ricordato da Andrea Varnier: “All'appuntamento olimpico del 2026 puntiamo su località che vantano una storia e una tradizione sportiva: Anterselva, da questo punto di vista, rappresenta un modello per i nostri Giochi, grazie ai cinquant'anni di storia nel biathlon”
Sulla stessa linea anche il presidente del Coni Alto Adige, che ha parlato di un sogno che diventa realtà: “Anterselva merita questo traguardo, dopo 50 anni di Coppa del Mondo e sei Campionati del Mondo. L'Alto Adige è una fucina grandi sportivi: ora, finalmente, potremo avere il privilegio di organizzare questo evento di portata straordinaria”.