In periodo estivo, quando la neve sembra rilegata solo nei ghiacciai più alti, molte squadre scelgono di rifugiarsi nei cosiddetti “tunnel innevati”, dove è possibile allenarsi con gli sci anche in stagioni non invernali. È il caso, ad esempio, del tunnel di Torsby (Svezia) e del tunnel di Oberhof (Germania), dove anche l’Italia – tra le tante nazioni che ne hanno usufruito – ha fatto tappa in diverse occasioni durante l’estate. Un settore, quello dei tunnel innevati, che appare in crescita, ma che in alcuni casi sta incontrando invece alcune difficoltà. Il riferimento è al tunnel svedese di Gällö, che si prepara a chiudere.
Inaugurato nel 2017 e situato nel Comune di Bräcke, vicino a Östersund, il tunnel di Gällö è da anni in perdita tanto che – riporta il sito svedese Langd.se – per il 2022 si parlava di un utile negativo di 2 milioni di euro. Nonostante la ricerca di acquirenti per investire nel rilancio della struttura, il comune ha tuttavia dovuto far fronte a una situazione insostenibile, che il prossimo 30 settembre porterà alla chiusura definitiva del tunnel.
"Siamo alla fine del percorso per trovare un acquirente. L’interesse è stato debole e quelli che speravamo hanno detto di no – sostiene Mats Wilhelmsson presidente del consiglio di amministrazione della società proprietaria –. Stimiamo che siano necessari almeno 50 milioni di corone svedesi per effettuare gli investimenti necessari per ottenere un profitto”.
Si avvia verso la chiusura dunque uno degli hub più importanti dello sci estivo indoor, che negli anni ha accolto diversi campioni, tra cui anche Johannes Høsflot Klæbo, recatosi in diverse occasioni ad allenarsi a Gällö.
Sci di fondo – Chiude il tunnel di Gällö, perdite e mancanza di acquirenti non danno speranza alla struttura svedese

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