Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha annunciato nel primo pomeriggio i vincitori del Climate Action Award 2024, un premio istituito dal CIO per riconoscere l'impegno dei protagonisti dello sport nell'affrontare il cambiamento climatico e rendere il mondo dello sport più sostenibile. Con il sostegno del partner olimpico e paralimpico mondiale Deloitte, gli IOC Climate Action Awards premiano i Comitati olimpici nazionali, le Federazioni internazionali e gli atleti che si sono impegnati a realizzare e promuovere dei progetti innovativi volti a ridurre l'impatto ambientale dello sport, al contempo spingendo il più ampio movimento olimpico a fare lo stesso, ciascuno nelle proprie specificità.
I vincitori 2024 sono il Comitato Olimpico Svizzero, Swiss Olympics, la Federazione Internazionale di Hockey e le atlete Imogen Grant (canottaggio, Gran Bretagna) e Lina Taylor (beach volley, Bulgaria).
Dalle candidature sono emerse però altre due realtà degne di nota, al quale il CIO ha conferito una Menzione Speciale. Si tratta del Mauritius Olympic Committee e dell'International Biathlon Union (IBU), che aveva ricevuto una candidatura già nell'edizione 2023.
L'IBU è stata altamente elogiata per aver lavorato con le emittenti televisive, in collaborazione con l'European Broadcasting Union (EBU), per misurare l'impronta di carbonio della trasmissione delle competizioni nel corso della stagione di Coppa del Mondo 2023/24 e identificare iniziative da implementare in futuro per ridurre le emissioni, e poter condividere i risultati della ricerca e condividere la propria esperienza con le altre discipline sportive. Da sempre in prima linea nei temi forti della società contemporanea, tra cui spicca ovviamente l'impegno alla sostenibilità, valore prezioso per i sempre più precari sport invernali, l'IBU è la prima federazione internazionale ad aver affrontato il delicato tema dell'impatto ambientale provocato dalla trasmissione dei suoi principali eventi.
"Essere premiati dal CIO con una 'Menzione Speciale' tra tutte le Federazioni Internazionali, è una testimonianza degli sforzi collettivi di tutti nella famiglia del biathlon" ha dichiarato Riikka Rakic, responsabile della sostenibilità per l'IBU "Questo progetto è uno dei tanti che fanno parte della nostra più ampia strategia di sostenibilità IBU 2020-2030, che mira a ridurre l'impatto climatico del nostro sport del 50% entro il 2030. Crediamo fermamente che come sport possiamo fare davvero la differenza solo quando remiamo tutti nella stessa direzione. Questo progetto è un esempio lampante di tale collaborazione e non sarebbe stato possibile senza l'impegno al cambiamento da parte del nostro partner mediatico European Broadcasting Union e dei comitati organizzativi IBU in tutto il mondo. La collaborazione si applica anche al movimento olimpico nel suo complesso e ci congratuliamo con il CIO per aver fornito una piattaforma attraverso gli IOC Climate Action Awards 2024 a tutti noi per imparare gli uni dagli altri e condividere i comportamenti migliori".