Solo ieri gli atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la restituzione del tricolore, segnando così la conclusione della spedizione olimpica parigina, chiudendo così uno dei capitoli più memorabili dello sport italiano. Lo però sport non si ferma, e come in un libro, ad una pagina pagina, voltandola, ne segue un’altra, altrettanto avvincente.
Se per i Giochi Estivi bisognerà aspettare ancora quattro anni, con l’appuntamento californiano del 2030, gli amanti dello sport non avranno da aspettare così a lungo per l’altro grande evento a Cinque Cerchi: solo 500 giorni mancano infatti alla Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina; la data e il luogo da segnare sul calendario sono il venerdì 6 febbraio 2026 e lo stadio di San Siro, dove l’Italia metterà in scena tutta la sua passione e il suo amore per gli sport invernali, presentando al mondo le sue eccellenze sportive della neve e del ghiaccio con il coinvolgimento non solo le due città "titolari" ma di una grande fetta dell’arco alpino, impegnato ad ospitare le prime olimpiadi "diffuse" della storia. Le Regioni Lombardia (con Bormio e Livigno) e Veneto (Cortina), e le province autonome di Trento (con la Val di Fiemme) e Bolzano (ad Anterselva), accoglieranno atleti e tifosi per un’esperienza indimenticabile.
Dopo diverse edizioni lontane dal cuore dell’Europa e degli sport invernali, le Olimpiadi invernali torneranno nella loro culla, in località che hanno fatto la storia delle rispettive discipline. Se si parla di storia dello sporti, non si può non citare Antholz e la sua Südtirol Arena, colonna portante della Coppa del Mondo di Biathlon e teatro di ben 6 Campionati del Mondo. Il biathlon è ormai parte del DNA della Valle di Anterselva: l’esperienza altoatesina non mancherà di mostrarsi al mondo intero con il suo "abito migliore", con lo stadio, incastonato tra le cime innevate e il lago ghiacciato, pronto e funzionante per le competizioni già da questo inverno. Per gli atleti, l’emozione del palcoscenico olimpico non sarà l’unico ostacolo da superare: i 1600 metri di altitudine, rendono le piste e il poligono di Anterselva tra i più imprevedibili al mondo, a tutto beneficio dello spettacolo!
Le discipline nordiche saranno in ottime mani anche in Val di Fiemme, tra Predazzo e Tesero, dove sci di fondo, salto con gli sci e combinata nordica, hanno trovato la loro casa ideale da oltre quattro decenni: il calendario degli eventi sportivi è ricco di eventi ogni inverno, grazie alla spinta dei tanti volontari che mettono il loro cuore nell’organizzazione di ogni appuntamento, tra Tour de Ski, Coppa del Mondo e Campionati Mondiali. Lo Stadio del Salto, attualmente sono in fase di ristrutturazione, è uno dei simboli che meglio rappresenta il legame tra sport e territorio per i fiemmesi.
La macchina dell’organizzazione non sta certo a guardare: gli organizzatori stanno intensificando la presentazione dell’evento con il lancio della campagna di reclutamento dei volontari la scorsa settimana mentre è già attiva, da diversi mesi, la preregistrazione per l’acquisto dei biglietti. Certo le difficoltà e gli stop in questa volata finale non mancano, ma da buoni italiani la passione e l’arte di "arrangiarsi" saranno le nostre arma vincenti per convincere tutti quando, il giorno della Cerimonia di Apertura, gli occhi saranno tutti puntati sulla fiamma olimpica si accenderà per due settimane e allora non saranno più 14 giorni di semplici gare, ma anche di speranze, emozioni e adrenalina che faranno battere i cuori di tutti.
Olimpiadi – Parte la volata finale: 500 giorni a Milano Cortina 2026
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