Un raduno particolare quello della nazionale svedese in Val di Fiemme. Frida Karlsson e compagne hanno trovato quattro diverse stagioni in appena due settimane. Il meteo pazzo che ha colpito le Alpi nell'ultimo periodo ha ovviamente sorpreso anche le tante squadre di fondo e biathlon impegnate in allenamento. Dal territorio italiano a quello tedesco o austriaco, si è passati dal caldo estivo al freddo invernale da un giorno all'altro, con tanto di precipitazioni nevose, per poi ritornare ad una bella temperatura estivo autunnale.
Ne hanno parlato anche le atlete della nazionale svedese, che sono state seguite in raduno dai giornalisti dell'Expressen, che quando le hanno raggiunte si sono ritrovati di fronte una Passo di Lavazè invernale, con tanto di neve sui tetti delle case e dell'albergo Dolomiti Apart & Rooms che sta ospitando le campionesse della Svezia.
Sorride Ebba Andersson, quando parla con i due inviati del sito scandinavo: «La speranza era di prolungare un po' l'estate, ma in casa a Östersund il tempo è stato migliore».
Ovviamente le atlete sono state colte di sorpresa, tanto che non tutte erano pronte ad affrontare un clima invernale, anche dal punto di vista vestiario, come racconta Sundling: «Avevo solo vestiti per gli allenamenti estivi e autunnali, quindi ho dovuto prendere in prestito una giacca invernale».
La campionessa del mondo sprint a Oberstdorf e Planica ha poi raccontato che anche il programma di allenamento è stato a volte modificato: «Abbiamo dovuto percorrere un altro passo rispetto a quello rispetto a quello previsto e scendere nella valle dove non c'era il caos della neve. Ma è andata bene».
Un giorno il maltempo ha colto le atlete di sorpresa, quando dall'assenza di precipitazioni si è passati prima alla pioggia, poi al nevischio e infine alla neve abbondante, come raccontato da Ribom, che ha raggiunto la squadra con qualche giorno di ritardo: «Era completamente folle. Probabilmente non ho mai avuto così freddo durante una sessione di allenamento».
Karlsson ha quindi descritto quanto successo alla conclusione di quella sessione: «Tutti sono entrate in albergo e hanno iniziato a ridere. Ma poi si sentivano delle urla sotto la doccia, perché eravamo in piedi e scongelavamo le mani. È stato terribile. Ma ora abbiamo cominciato ad abituarci».
L'atleta simbolo del fondo svedese ha aggiunto: «La prima settimana ci sedevamo fuori, facevamo colazione con una temperatura di 20 gradi e potevamo allenarci con top e pantaloncini sportivi. Dopo abbiamo iniziato a utilizzare tre indumenti intimi e vestiti pesanti per coprirci. Quindi chiaramente è cambiato tutto».
La bella notizia per le svedesi è che nei prossimi giorni il meteo tornerà a normalizzarsi e la temperatura ad alzarsi nuovamente. Un tempo era "pazzo" solo marzo, ma in questo periodo storico la pazzia ha colpito anche tutti gli altri mesi.