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Sci di fondo

Sci di fondo – Klæbo pianifica il prossimo inverno: “Sarà un gioco di equilibri”

Quando Johannes Høsflot Klæbo è in perfetta salute e senza infortuni che ne minano la condizione, sono pochi che possono permettersi il lusso di sfidarlo in pista. Lo ha dimostrato più volte, anche lo scorso inverno, quando un inizio di stagione non brillante tra Covid e influenza ad inizio stagione e poi nel periodo di pausa natalizio, cosa che gli ha impedito di prendere parte al Tour de Ski, il norvegese è stato comunque capace, una volta ripresosi, di chiudere la stagione con 16 vittorie all’attivo sulle 25 gare di Coppa del Mondo disputate, salendo sul podio in altre due. Nonostante, come già detto, la sua assenza al Tour estivo, la vittoria della Sfera di Cristallo generale è mancata per un soffio, riuscendo a recuperare quasi completamente lo svantaggio sostanzioso che a metà gennaio aveva da Harald Østberg Amundsen, vincitore della kermesse di inizio anno. 
Con una premessa simile viene da chiedersi chi possa effettivamente dare filo da torcere al norvegese che, nonostante un inizio di preparazione difficile, rovinato da infortuni e malattie, può ora guardare con fiducia all’inverno imminente.
"Quest’estate ho avuto una visione piuttosto negativa delle cose, ma da metà luglio mi sono allenato bene. Ho ancora bisogno di un po’ di tempo per tornare al livello che avevo l’anno scorso in questo periodo, ma credo che ci arriverò in breve tempo” dice Klæbo a Langrenn.com "ci sono circa 200 sciatori che si allenano quanto me e che hanno esattamente gli stessi obiettivi e le stesse ambizioni, quindi ci sono 200 persone che potrebbero ostacolare una cosa del genere. E probabilmente nella mia squadra nazionale ce ne sono otto o dieci che hanno esattamente gli stessi progetti”
Per poter riportare la Sfera di Cristallo a casa, il campione sa che è fondamentale essere al massimo ogni volta che si è ai blocchi di partenza: ed è in questa direzione che va il lavoro in quota che il fondista di Trondheim sta svolgendo in queste settimane degli Stati Uniti: "Ci sono molte cose che devono andare bene per vincere ogni gara di sci, ed è per questo che bisogna fare un certo numero di giorni di altitudine per essere il più preparati possibile per l’inverno, e avere il minor numero possibile di giorni in cui si viene battuti, questo è il piano."
Oltre alla preparazione, Klæbo è consapevole che nello sci di fondo attuale, con il sistema di punteggio in vigore, è fondamentale perdere il numero minore di gare possibili.
"Dopo Davos deciderò se partecipare al Tour de Ski, che è l’evento più importante dopo i Campionati del Mondo. Ma comunque ho in mente di fare quante più gare possibili anche se probabilmente ci saranno uno o due fine settimana ad inizio anno che saranno difficili da organizzare, dato che dovrò inserire un altro soggiorno in quota” spiega Klæbo, concludendo che questa stagione sarà un vero e proprio "gioco di equilibri", in cui lavorare sulla preparazione all’appuntamento più importante, i Campionati del Mondo in casa, e la qualificazione alle gare iridate.
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