Biathlon | 18 settembre 2024, 10:00

Biathlon - Samuelsson contro Bach: "E' stato un povero presidente del CIO, non vedo l'ora che arrivi qualcun'altro"

Photo Credits: Dmytro Yevenko

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Sebastian Samuelsson non le manda a dire. Il biatleta svedese, che notoriamente è abituato a non nascondere le proprie opinioni sugli argomenti più disparati, non ha esitato a dire la sua neanche sul possibile imminente cambio ai vertici del CIO. L’attuale presidente del Comitato Olimpico Internazionale, il tedesco Thomas Bach, ha infatti deciso di non ricandidarsi alla fine del suo mandato, motivo per cui a marzo 2025 verrà eletto un nuovo presidente.

Interpellato da un’agenzia di stampa svedese (le sue parole sono state riprese dallo Sweden Herald), Sebastian Samuelsson ha voluto dire la sua sulla presidenza di Bach, dicendosi contento della sua scelta di non ricandidarsi: “Thomas Bach è stato un povero presidente del CIO. Non vedo l’ora che arrivi qualcuno di nuovo”. Una posizione inequivocabile che Samuelsson giustifica con riferimento alla politica a suo dire troppo permissiva nei confronti della Russia: “Ha adottato una posizione troppo debole nei confronti della Russia, soprattutto per quanto riguarda la guerra e prima ancora con il doping. Non è stato in grado di gestire correttamente entrambi questi problemi. A me sembra un po’ sordo rispetto alle aspettative degli atleti in attività”.

In effetti Samuelsson aveva già criticato aspramente Bach, scrivendo così sui propri profili social: “12 anni (è in carica del 2013, ndr), sono 12 anni di troppo. Ora ne abbiamo abbastanza della leadership di Bach”. E così, salvo imprevisti, il vertice del CIO appare molto probabilmente destinato a cambiare a breve. Il nuovo presidente verrà scelto tra un gruppo di 7 candidati, all’interno dei quali rientra anche l’attuale presidente della FIS Johan Eliasch. Ma la preferenza di Samuelsson sembra andare nella direzione di Sir Sebastian Coe, che al momento ricopre il ruolo di presidente di World Athletics: “Devo ammettere che non so tutto di lui. Ma da quello che ho sentito e da quello che so, sembra un buon candidato. Ha fatto molto per l'atletica ed è stato duro con i russi. È stato chiaro sulla questione del doping”.

Fausto Vassoney