Sono numerosi gli investimenti e le iniziative messi in campo dall’IBU per lo sviluppo del biathlon in tutti gli ambiti e a tutte le latitudini. All’interno dei progetti promossi in questi anni si inserisce quello degli “IBU-IOC Camps”, ovvero degli stage promossi in collaborazione con il CIO, con l’obiettivo di fornire conoscenze teoriche e pratiche a federazioni nazionali meno avvezze alla disciplina, in modo da favorirne la crescita.
Per quanto riguarda il primo incontro del 2024, l’IBU ha da poco condiviso un report con il riassunto della settimana tra il 12 e il 19 agosto, quando è andato in scena l’IBU-IOC Summer Development Camp di Otepää. Le date e la località, chiaramente, erano state scelte per precedere l’inizio dei Campionati Mondiali Estivi di biathlon, andati in scena proprio a partire dal 22 agosto nella località estone.
Nella settimana di attività, l’IBU ha accolto in totale 47 atleti provenienti da 13 diverse nazioni, i quali sono stati seguiti da un gruppo di tecnici internazionali. Tra di loro il capo allenatore Matthias Ahrens (Germania), supportato da Martina Seidl (Germania), Kristiina Kresmer (Estonia) e Lukas Jakeliūnas (Lituania).
Lo stage non solo ha permesso agli atleti di misurarsi in prove fisiche, tecniche e teoriche, ma ha anche offerto alcune lezioni specifiche su alcuni aspetti cruciali dell’attività sportiva, con alcuni ospiti d’eccezione nel ruolo di insegnanti. La biatleta estone di Coppa del Mondo Regina Ermits ha infatti tenuto un discorso improntato sulla ricerca delle motivazioni e il superamento dei propri limiti, mentre il direttore di gara del circuito di IBU Cup Kristian Oja ha parlato di nozioni legate alla sicurezza. E poi ancora, focus sull’antidoping e una lezione specifica rivolta agli allenatori delle varie federazioni presenti, il tutto intervallato da momenti di svago e socialità. Per concludere il camp, infine, si è svolto un test sul format della staffetta mista, che ha visto il team Serbia-Danimarca sopravanzare la Grecia in un avvincente finale in volata.
A fare il bilancio conclusivo è Ilario Maddalin, coordinatore dell’evento: “In qualità di coordinatore del camp, sono stato felice di vedere tutti gli atleti e gli allenatori riunirsi in un luogo fantastico sia per l'allenamento che per il legame sociale. È stata la preparazione perfetta per i Campionati Mondiali Estivi. La dedizione e la crescita degli atleti sono state davvero stimolanti e la conoscenza trasferita dai nostri educatori sarà sicuramente un vantaggio a lungo termine”.
Nei prossimi mesi il programma degli IBU-IOC Camps proseguirà con altri due eventi già fissati in calendario: dal 20 al 26 ottobre a Nove Mesto na Morave ci sarà il Youth International Camp, mentre a fine novembre sarà l’Italia a ospitare l’IBU-IOC Winter Development Camp. In particolare, tra il 23 novembre e il 1° dicembre il progetto IBU farà tappa in Val Martello.
Anche l’Italia entrerà dunque a far parte di questo ampio piano di sviluppo del biathlon, come nazione ospitante. Allargando lo sguardo, occorre ricordare che in Italia è già in programma un ulteriore appuntamento che fa parte del Development Program dell’IBU. A maggio 2025 sarà di scena ad Anterselva una tappa del Coach Education Course di terzo livello. Per intenderci, una delle declinazioni del progetto di sviluppo degli allenatori di biathlon in cui sono inseriti anche gli azzurri Jonne Kähkönen e Alex Inderst nel ruolo di tecnici di riferimento. Non a caso, Jonne Kähkönen è impegnato in questi giorni a Oberhof, proprio in un evento di coaching dedicato ai corsi di secondo livello, che durerà fino a domani.