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Biathlon – Il dt Klaus Höllrigl parla del grande lavoro sui materiali: da una tre giorni a Oberhof per corpi e comitati alla collaborazione con fondo e combinata

Nella passata stagione, Klaus Höllrigl ha sottolineato più volte l’importanza di lavorare bene sul fronte dei materiali, in un periodo di grande cambiamento, dopo la decisione internazionale di abolire il fluoro negli sport invernali.
Il direttore tecnico del biathlon italiano ha sempre cercato di mettere i propri skiman nelle migliori condizioni possibili di lavorare, grazie anche alla FISI che ha comprato un truck, per facilitare lavoro e spostamenti, con l’aiuto di uno sponsor presente proprio sulle divise dello staff tecnico azzurro, la FERCAM.

In un periodo ancora di transizione, ovviamente, è molto importante lavorare al meglio già a partire dalle gare giovanili, per fare si che le competizioni siano eque, ma soprattutto che non vi siano sospetti, affinché al termine di una gara ci si limiti soltanto a complimentarsi con chi ha vinto, senza alcun dubbio e vi sia un clima positivo.

Per questo motivo, il direttore tecnico azzurro, dopo che in commissione giovani è stato annunciato che anche il prossimo anno si proseguirà con la sciolinatura comune, ha deciso di implementare il sistema, organizzando dal 4 al 6 ottobre prossimi tre giornate di confronto e prove nel tunnel di Oberhof, che coinvolgeranno corpi sportivi e comitati. «Nella prossima stagione andremo avanti con la sciolinatura comune – ha affermato Höllrigl a Fondo Italiae abbiamo preparato un nuovo protocollo. Abbiamo quindi deciso di organizzare queste tre giornate di test e confronti sul tema, nelle quali sarò presente in prima persona. Vi saranno un rappresentante per ogni comitato e corpo sportivo, che si confronteranno con gli skiman della nazionale Christian Favre e Giorgio Di Centa. È un modo per spiegare e testare tutti assieme il nuovo protocollo, capire se vi sono dei buchi o se è perfetto. Vogliamo evitare la presenza di zone grigie dove si possa creare la possibilità di aggirare il regolamento. In Germania avremo anche una macchina per controllare il valore del fluoro e testeremo all’interno del tunnel».

Höllrigl è convinto che sia fondamentale avere un ambiente sereno all’interno del biathlon italiano, non soltanto nell’alto livello ma a partire dalle competizioni giovanili. «Vogliamo che sia tutto chiaro e tutti tornino a casa convinti della bontà del sistema, affinché si possano evitare discussioni in inverno. Se tutti avranno fiducia nel protocollo, non si potrà avere alcun dubbio sul vincitore, che sarà semplicemente l’atleta migliore».  

Sul fronte materiali, però, non ci si limita a questo importante appuntamento. Per quanto riguarda la Coppa del Mondo, Höllrigl non vuole lasciare niente al caso. Con la nazionale femminile che andrà in raduno a Vuokatti nel mese di ottobre, gli skiman avranno ancora più occasioni di testare i prodotti. «I nostri skiman andranno tutti in Finlandia con la squadra femminile per otto giorni. Una volta rientrati, ripartiranno in direzione Sjusjøen dove avranno altre due settimane con la squadra maschile, che si chiuderanno con le competizioni del Sesongstart. Otto giorni in più, quindi, per testare su piste vere, in condizioni di neve e conformazioni dei tracciati che troveremo poi in Coppa del Mondo, diverse rispetto a quelle dei tunnel o dei ghiacciai». 

Non finisce qui, perché l’Italia non vuole lasciare nulla al caso, cercando anche di collaborare tra le diverse discipline. Per questo motivo, già in primavera, ma anche alla vigilia dell’inverno, gli skiman di biathlon, sci di fondo e combinata nordica hanno iniziato a scambiarsi informazioni, incontrandosi in alcune occasioni.

«A fine stagione abbiamo fatto dei test ad Anterselva insieme agli skiman di sci di fondo e combinata nordica. Una cosa che ritengo molto bella. Ciò si ripeterà anche in occasione del nostro raduno a Sjusjøen, dove saranno presenti anche alcuni skiman del fondo e della combinata. È la prima volta che si fa, ma in un pre stagione è ancora più importante. Collaborare può solo aiutare e dare tanto a tutti noi.
Dobbiamo capire che oggi il materiale è ancora più importante e bisogna investire sempre maggiore tempo su questo aspetto, puntando tanto sui particolari. È giusto aiutarci tra noi, anzi è un dovere, perché siamo della stessa federazione, utilizziamo gli stessi sci e prodotti, insieme possiamo fare il triplo dei test. Tutti i dati raccolti nei test saranno messi su un database a disposizione delle nostre tre discipline. La FISI è un corpo unico».

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