Tra le file della nazionale svedese di biathlon campeggia quest'anno un nuovo nome, quello di Linn Gestblom. No, non si tratta di un nuovo innesto, bensì di Linn Persson - esperta atleta della squadra gialloblù - che in estate si è sposata acquisendo così il cognome del marito Christian Gestblom. Se il nome è una novità, non sembrano emergere invece particolari sviluppi sul fronte del recupero dall'operazione alla spalla.
A fine febbraio, infatti, Gestblom aveva deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico, per risolvere alcuni problemi alla spalla destra, che la limitavano da diverso tempo. La svedese aveva così messo anticipatamente fine alla propria stagione, scegliendo i Mondiali di Nove Mesto (dove tra l'altro ha vinto un argento in staffetta) come ultimo appuntamento dell'inverno. Ora, a quasi 7 mesi di distanza dall'operazione, Gestblom non è ancora in grado di allenarsi al 100%. Lei che non è nuova a problemi di questo tipo, visto che già nella stagione 2022/23 - oltre ai ricorrenti problemi alla spalla - si era dovuta sottoporre a un'operazione all'inguine.
“Ovviamente è molto difficile parlare di risultati in questo momento” ammette Gestblom ai microfoni di sportbibeln.se. La spalla non è ancora recuperata interamente, ma questo non le impedisce di allenarsi con la nazionale a Font Romeu, dove sono ora impegnati gli svedesi, seppur seguendo un programma personalizzato: “La mia riabilitazione sta andando bene. Sono in una fase in cui si tratta, come è stato per un po', di sviluppare forza e resistenza. Ho abbastanza mobilità. Ma è importante diventare forti per riuscire a fare quello che devo fare”.
Guardando all’inverno, la speranza è di riuscire a rimettersi completamente per partecipare regolarmente alle gare in programma, sebbene sia ancora difficile fare una previsione: “È un po' difficile dire quando gareggerò di nuovo. Ma ovviamente spero e credo che potrò gareggiare quest'inverno. Le mie speranze? Voglio che vada tutto bene quando sono sugli sci. E’ quello per cui ho fatto l'operazione. Voglio che sia indolore e stabile e che la spalla funzioni come dovrebbe funzionare una spalla”.