Dire che Alexander Bolshunov manca alla Coppa del Mondo di sci di fondo è quasi un eufemismo. L’esclusione della Russia dalle competizioni, che ormai perdura da tre stagioni, ha di fatto stroncato una rivalità che iniziava a consolidarsi in maniera solida, in una sfida a suon di vittorie tra Bolshunov e la sua nemesi norvegese Johannes Klaebo. E invece, ora per Bolshunov rimangono solo le competizioni in patria, dove nell’ultima stagione si è dimostrato assoluto padrone. Sarà di nuovo così quest’anno? I primi risultati arrivati ai Campionati Russi Estivi fanno pensare che "Sasha" potrà avere un rivale di tutto rispetto.
Dominio assoluto. Si riassume così il filotto di risultati positivi di Bolshunov nella stagione 2023/24 che tra Coppa di Russia e Campionati Nazionali ha raccolto la bellezza di 25 vittorie. E’ chiaro che, in queste condizioni, fa inevitabilmente notizia vedere Bolshunov in una posizione di classifica che non sia quella più nobile.
E proprio questo è successo nel weekend appena concluso a Tyumen, dove l’élite del fondo russo si è ritrovata per contendersi le medaglie nazionali in una rassegna che durerà fino a mercoledì 18 settembre. Nella 20 km a skating, infatti, Bolshunov ha chiuso con un sorprendente ritardo di 1 minuto e 18 secondi, finendo addirittura 10°. E’ sicuramente vero che andranno chiarite le condizioni di Bolshunov nella specifica occasione, ben consapevoli che un passaggio a vuoto di certo non cambia niente nel quadro generale. Ma è altrettanto vero che – va ribadito – Bolshunov che non vince è sempre un evento anomalo.
A vincere è stato invece l’emergente talento classe 2003 Saveliy Korostelev. E’ suo l’oro, con tanto di elogio da parte del tecnico Igor Sorin, che ai media locali ha rivelato come il suo nome sia uno di quelli più in luce per provare a contendere lo scettro in inverno a un quasi imbattibile Bolshunov.
Bolshunov che dalla sua parte non si tira indietro e fa sapere, attraverso un’intervista al portale Sports.ru, che non ha intenzione di adagiarsi sugli allori, con la consapevolezza che sarà giudicato, così come un grande chef, per l’ultimo piatto che metterà in tavola e non potrà certo vivere di rendita. "Riparto da zero" sentenzia il russo, che tuttavia ammette come stia diventando sempre più difficile lasciare la famiglia per partire in occasione di gare e raduni: "Ora, quando lascio mia moglie Anya e mia figlia Eva a casa, mi fa male il cuore. Soprattutto quando Eva inizia a dire "Papà, papà, dove?" e allarga le braccia. Ma le gare di sci sono il mio lavoro e se rimango a casa non potrò farlo".