Skiroll | 16 settembre 2024, 15:30

Skiroll - Il dt Sbabo celebra l'ottima stagione azzurra: "E' il frutto di anni di lavoro, dobbiamo contribuire alla crescita di tutto il movimento"

Skiroll - Il dt Sbabo celebra l'ottima stagione azzurra: "E' il frutto di anni di lavoro, dobbiamo contribuire alla crescita di tutto il movimento"

L'Italia vince e convince. Gli azzurri dello skiroll escono a testa altissima dai Mondiali di casa, che sulle strade di Ziano di Fiemme hanno consegnato ben 4 ori, 3 argenti e 5 bronzi al plotone italiano. Una rassegna che si è dimostrata vincente anche grazie alla conquista della Coppa per Nazioni oltre alle vittorie della Coppa del Mondo Generale e Sprint sia per Stefano Epis che per Anna Maria Ghiddi tra gli Junior e la conquista della Coppa del Mondo Sprint per Emanuele Becchis tra i Senior. Con le emozioni della rassegna iridata ancora ben vive in mente, Fondo Italia ha raggiunto Emanuele Sbabo, direttore tecnico della nazionale, per fare un bilancio della brillante stagione. 

 

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Alla luce degli obiettivi prefissati, come giudica la bella stagione dell'Italia tra Coppa del Mondo e Mondiali?

"L'obiettivo principale erano i Mondiali e la Coppa per Nazioni. Come Mondiali abbiamo un ottimo bilancio, non solo per le 4 medaglie d'oro, ma anche in generale per il numero di medaglie raccolte. Siamo soddisfatti per la prestazione di squadra con tutte le quattro categorie impegnate nella team sprint andate a medaglia. Non ci aspettavamo qualche medaglia d'oro come quella di Alba Mortagna che è arrivata e ha fatto un'ottima prestazione, oltre ad aver anche portato a casa le generali e generali sprint a livello Junior. C'è stata la riconferma di Emanuele Becchis nella sprint e quindi siamo contenti. Tutto questo è anche dettato dall'ottimo lavoro svolto negli ultimi 5 o 6 anni, con l'allora direttore tecnico Michel Rainer. Quest'anno abbiamo semplicemente raccolto i frutti".

 

In foto: Sbabo alza la Coppa per Nazioni con tutta la squadra

 

Molte medaglie sono arrivate anche dalle categorie Junior, è un bel segnale per il futuro della disciplina?

"C'è un buon movimento giovanile che ha iniziato ad affacciarsi di più sul periodo estivo ed è di buon auspicio. Poi sarà importante, per chi come Carlo Cantaloni e Anna Maria Ghiddi approderà nella massima categoria, dare il giusto spazio, senza troppa pressione. Senza esagerare e aspettandoci qualcosa magari tra 2 o 3 anni".

 

Emanuele Becchis, oltre ad aver conquistato il 4° oro mondiale, si distingue anche per la vicinanza ai compagni con consigli e suggerimenti. Ormai il suo è quasi un doppio ruolo atleta-allenatore?

"Lui è un tecnico, maestro di sci e istruttore nazionale e ora sta terminando il terzo livello da allenatore federale e quindi ha sicuramente grosse capacità non solo tecniche, ma anche di esperienza e gestione emozionale. Ci è sempre stato molto d'aiuto e anche lui si è sempre proposto per aiutare i ragazzi in fasi della gara delicate come ad esempio il cambio nella team sprint. Ha dato il suo contributo anche nelle gare in cui non è stato impegnato".

 

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Ghiddi ed Epis hanno vinto entrambi le rispettive classifiche generali (e sprint), ma lo hanno fatto con due percorsi ben diversi. Cosa ne pensa?

"Ghiddi ha avuto vita dura con la svedese Holmberg e si sono giocate la generale fino al Cermis. Bastavano un paio di posizioni di scarto in più dalla svedese e Anna Maria avrebbe perso la Coppa. E' stata veramente combattuta dall'inizio alla fine. Per Stefano è stato diverso, diciamo che ha avuto costanza di risultati fin dalla Lettonia. Non c'è stato l'acuto perché ha sempre avuto dei rivali che in quel determinato momento erano superiori. Però ci può stare perché abbiamo visto che con il nuovo sistema di punteggi non conta tanto il numero di vittorie, ma conta tanto la costanza che tu tieni durante la stagione".


In foto: Stefano Epis e Anna Maria Ghiddi

"La nazionale deve contribuire non solo alle prestazioni ma anche alla crescita di tutto il movimento nazionale. L'augurio che ci facciamo, come diceva giustamente il Presidente Roda, è che il CIO inizi un percorso di avvicinamento a quello che potrebbe essere un inserimento tra le discipline olimpiche per i Giochi Estivi".

 

Quali sono i piani della nazionale di skiroll nell'immediato futuro?

"Ora ci concentreremo sulle ultime tappe di Coppa Italia NextPro e poi proseguiremo un percorso di ricerca iniziato già a inizio stagione a San Marino con l'Università di Bologna nella persona del dottor Bartolomei. Dobbiamo concludere questo percorso di ricerca in cui lo staff tecnico crede fermamente. Si tratta di un progetto che la federazione ha sempre sostenuto, non solo grazie al Presidente Flavio Roda, ma anche con tutti i collaboratori degli uffici che hanno lavorato a sostegno delle nostre proposte e riempiendo le nostre mancanze. Crediamo nell'aiuto di referenti esterni, non ultimo il CeRiSM con cui abbiamo svolto test importanti prima dei Mondiali con il contributo di Roberto Modena".

 

Vuole ringraziare qualcuno in particolare?

"Voglio ringraziare tutto lo staff tecnico, dall'allenatore Sala ai tecnici Iozzelli e Tamburro, fino al fisioterapista Ruggiero che ormai è una certezza per noi. Come ringraziamenti personali ci tengo a ringraziare la mia famiglia che mi supporta fortemente, da mia moglie Federica ai miei figli Giulio e Diego. Anche loro sono stati molto contenti per questa Coppa per Nazioni che ora ho in casa, ma che a breve porterò in Federazione come passaggio di consegna ufficiale".

Fausto Vassoney