Nel programma estivo della preparazione delle squadre di Coppa del Mondo, le piste di Trondheim, dove il prossimo inverno si terranno i Campionati Mondiali di Sci Nordico, sono state prese quasi d'assalto dagli atleti che tra febbraio e marzo prossimi si contenderanno le medaglie iridate in palio. Anche senza la neve, l'obiettivo è chiaro: prendere confidenza il più possibile con i tracciati, tramite i raduni o situazioni di gara come quelle offerte dalla Toppidrettsveka di agosto.
Tutti sono concordi che, tra gli aspetti peculiari della pista, ce n'è uno che rappresenta una delle maggiori insidie della pista: gli atleti, quasi all'inizio del giro, sono "accolti" da una serie di salite impegnative, quasi all'uscita dello stadio. L'allenatore della nazionale norvegese maschile Eirik Myhr Nossum descrive a Dagbladet quali sono i rischi di questo percorso: "Nei tracciati per le gare individuali, si percorre il 35-40% delle salite nei primi sei minuti. È qualcosa di unico. È brutale se si sbaglia, in altre parole se si comincia troppo forte”. I tracciati delle partenze in linea, nella 50km e nello skiathlon, non sono però da meno e lo si è visto nelle gare test della scorsa stagione di Coppa del Mondo così come nella Toppidrettsveka; in entrambe le occasioni, Ebba Andersson ha preso il comando fin dall'inizio tentato di rompere il gruppo e andare in fuga. Il tecnico è convinto però che gli uomini non saranno esenti da difficoltà come hanno dimostrato le prove di Coppa del Mondo: anche se la maggior parte degli sciatori ha resistito in classico, lo skating ha fatto molta selezione. “Siamo rimasti sorpresi da quanto si siano spaccati. Non c'è molto riposo sulle piste”
La strategia dunque, potrebbe essere questa: alzare il ritmo negli iniziali tratti in salita per poi gestire. Sappiamo, però, che la svedese non è la sola atleta a gradire questo schema di gare. Therese Johaug, tornata alle competizioni per partecipare ai Mondiali in casa, è proprio il tipo di atleta che cerca di rompere gli indugi molto presto: inoltre, in passato, ha sempre dimostrato di gradire le piste di Granåsen. In più, già in occasione della tappa di "prova" dello scorso inverno, il Dalsbygda Express ha fornito un assaggio delle sue capacità di affrontare i tracciati iridati testandoli a margine delle gare di Coppa del mondo.
Delle prestazioni che spaventano già le avversarie, tra cui Anne Kjersti Kalvå, che sia nella tappa pre-mondiale della scorsa stagione, sia alla Toppidrettsveka ha cercato di tenere il passo di Andersson. In vista dei Mondiali, sta lavorando sulla pista per scoprire se è possibile staccarla. “Se è possibile con gli skiroll, è sicuramente possibile anche con gli sci” ha dichiarato Kalvå, che non dimentica di certo Johaug "Bisogna solo prepararsi a una partenza difficile. Sarà una bella sfida. Allo stesso tempo, è un percorso duro, quindi bisogna essere preparati ed è difficile fare previsioni ora. Inoltre credo che il livello delle prime dieci sia aumentato dall'ultima volta che Therese era al via, quindi potrebbe non essere così scontato staccarsi"
Anche Marit Bjoergen, che da questa primavera fa parte dello staff della Nazionale norvegese femminile, è sicura che la lotta alle medaglie sarà soprattutto aperta a coloro che riusciranno a sostenere un ritmo alto fin dai primi metri dopo la partenza. "Ai Campionati del Mondo la velocità sarà alta. È un percorso difficile e bisogna avere la massima capacità per essere al top in inverno."