Tra le più di 30 nazioni e gli oltre 200 atleti presenti in questi giorni in Val di Fiemme per i Mondiali di skiroll non è mancato un nutrito contingente targato Norvegia, composto da 8 uomini e 6 donne che si sono lanciati alla rincorsa delle medaglie più preziose. Per i norvegesi nessuna medaglia d’oro, ma un totale di 5 argenti e 3 bronzi tra le categorie Junior e Senior.
Raggiunti dai microfoni della Federazione Norvegese, i medagliati non hanno esitato a esprimere la soddisfazione per i traguardi raggiunti in Val di Fiemme. Tra di loro spiccano le dichiarazioni di Jostein Olafsen, battuto nella finale della sprint 200 metri dall’azzurro Emanuele Becchis, nel remake della finale dei Mondiali 2017 a Solleftea: “All'inizio ho tenuto il passo con il vincitore dell'oro, ma verso la fine ho dovuto arrendermi. Emanuele Becchis è il miglior velocista del mondo sui 200 metri, ma ho sempre la speranza di batterlo. Ho mantenuto il ritmo in partenza in finale e sono contento dell'argento”. I due sono avversari da anni sulle piste di Coppa del Mondo e sono legati da una bella amicizia, tanto che Becchis ha soprannominato il norvegese "Giustino", italianizzando di fatto il nome "Jostein".
Tra gli altri argenti norvegesi ci sono poi quelli di Karoline Grøtting e Amund August Korsæth, entrambi a un passo dall’oro nella mass start di giovedì. Per il classe 2000, in particolare, si registra un po’ di amarezza per una vittoria sfiorata e strappatagli solo in volata da uno straripante Raimo Vigants: “La sensazione era che avrei potuto prendere l'oro, ma non sono stato abbastanza bravo nello sprint finale. Ho mantenuto una ritmo costante lungo il percorso, ma devo accontentarmi dell'argento”. Argento poi anche nella team sprint femminile con Karoline Grøtting e Victoria Nitteberg, così come al secondo posto ha chiuso anche Anders Bergsland sulla salita del Cermis.
Scendendo invece di un gradino, si evidenzia il bronzo raccolto da Kasper Herland alle spalle del connazionale sul Cermis, mentre l’unica medagliata nelle gare Junior è stata Emilie Ruud Lia, bronzo nelle due mass start (la 10 km di apertura e la scalata del Cermis).
In conclusione, è positivo il giudizio che emerge dalle dichiarazioni del capo allenatore Håvard Garberg: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo vincendo molte medaglie e molti corridori sono rimasti positivamente sorpresi”.