La corsa alla Presidenza del Comitato Olimpico Internazionale si aprirà ufficialmente domani, lunedì 16, quando verranno annunciati i candidati che andranno al voto succedere all’attuale presidente Thomas Bach, dopo che il tedesco ha rinunciato a candidarsi per un terzo mandato.
In cima alla lista dei "papabili" al ruolo spicca sicuramente Sebastien Coe, attuale presidente della World Athletics, il cui nome circolava già prima che l’ex schermidore annunciasse la sua intenzione di lasciare l’incarico, ma il britannico non sarà certo da solo ad affrontare le elezioni. Una lista, pur non ufficiale, di candidati cresce di giorno in giorno e si parla addirittura di quattro donne e altri cinque uomini, tra cui il figlio dell’ex presidente del CIO di lunga data, Juan Antonio Samaranch: si prevede dunque una lotta serrata per la corsa alla carica più importante dello sport mondiale.
Al momento, sebbene quello di Coe sia un nome particolarmente forte nel mondo dello sport grazie al ruolo di capo dell’Atletica mondiale e per il suo impegno nella candidatura per le Olimpiadi di Londra 2012, ci sono attualmente dei cavilli che gli impedirebbero di assumere la Presidenza del CIO, a partire dalla sua età, che come da statuto non dovrebbe superare i 70 anni (il britannico attualmente ne ha 67), discorso valido anche per Samaranch, che compirà 65 anni a novembre. Questo ostacolo però potrebbe essere ovviato con una deroga da parte dell’assemblea, come spiega insidethegames.biz. Il secondo problema riguarda invece l’appartenenza al CIO, che anche per il Presidente, deve essere garantita per tutto il mandato. Coe, però, perderà il suo seggio nel 2027, quando il suo mandato di presidente di World Athletics terminerà.
Un altro candidato che sembra avere il sostegno dell’attuale presidente è il francese David Lappartient, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) nonché del Comitato olimpico e sportivo nazionale francese (CNOSF), il quale ha avuto un ruolo di spicco durante gli eventi di Parigi 2024, proprio accanto a Bach. Alcuni nomi, come quello del principe Feisal al Hussein di Giordania e Morinari Watanabe, presidente giapponese della Federazione Internazionale di Ginnastica, così come il cileno Neven Ilic, presidente di Panamerican Sports, sono stati gettati nella mischia, ma non sembrano avere solide basi.
In molti però c’è la speranza che nel 2025 il CIO possa finalmente avere la prima presidente donna della sua storia: Kirsty Coventry, ministro dello sport dello Zimbabwe e due volte campionessa olimpica nei 200m dorso, Nicole Hoevertsz di Aruba, attuale vicepresidente del CIO, o Nawal El Moutawakel del Marocco, ricordata per essere stata la prima medaglia d’oro del Marocco, la prima medaglia di un’atleta africana e la prima medaglia di una donna musulmana ai Giochi olimpici, sono al momento i nomi più gettonati per questo storico traguardo.
Una volta annunciate le candidature ufficialmente, il 20 e il 24 gennaio 2025 i candidati si rivolgeranno ai 111 membri del CIO, che dovrebbero eleggere il nuovo presidente durante la 143a sessione dell’organizzazione in programma dal 18 al 21 marzo in Grecia.
Il CIO pronto ad annunciare le candidature per il successore di Bach: ecco i papabili
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