Dopo le travagliate vicende politiche che hanno interessato la Francia ad inizio estate, con lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale da parte del Presidente Macron e le seguenti elezioni politiche, è arrivata oggi la nomina di Michel Barnier a Primo Ministro. Una notizia che tranquillizza sicuramente gli ambienti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che il 24 luglio scorso, alla vigilia dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, aveva assegnato alle Alpi Francesi le Olimpiadi Invernali 2030, pur tuttavia con l’obbligo di presentare le sue garanzie finanziare, ancora mancanti, entro il 31 dicembre 2024, così da convalidare definitivamente il dossier di candidatura.
Non c’è alcun dubbio a questo punto che Barnier, conosciuto in Francia anche come Monsieur Brexit per il suo ruolo di negoziatore UE per la Brexit, apponga la sua firma sulla lettera di garanzia al CIO, che consentirà la creazione formale del Comitato Organizzatore: è, infatti, uomo molto vicino al movimento olimpico, essendo stato nel 1992 a capo del Comitato Organizzatore delle Olimpiadi invernali del 1992 svoltesi ad Albertville insieme a Jean-Claude Killy.
Non stupisce dunque che sia da sempre stato un sostenitore del progetto a cinque cerchi per le Alpi Francesi 2030, lavorando, dietro le quinte, per contribuire alla convalida del dossier. «Anche se si tratta di una notizia attesa e sperata, è una buona notizia per le Alpi francesi, per gli sport invernali, per gli atleti paralimpici e per lo sport in generale. Ho sempre creduto che un Paese con ambizioni sportive sia una nazione più in forma, con uno spirito migliore, più determinata ad affrontare le difficoltà. Le Olimpiadi del 2030, così come sono state proposte, saranno complesse perché si baseranno su due grandi regioni» aveva dichiarato a Le Dauphiné Libéré qualche settimana fa proprio in occasione dell’assegnazione da parte del CIO «È un progetto ambizioso e complesso, e dovremo essere all’altezza della sfida. Questa sfida è alla nostra portata se il futuro comitato organizzatore saprà costruire sull’eredità positiva e duratura dei Giochi del 1992».
Nel suo intervento Barnier aveva ricordato quali sono gli obblighi e le attenzioni che le Olimpiadi invernali in un periodo storico tanto complesso comporteranno: «Questo annuncio ci obbliga e ci impegna, in particolare, a rendere i Giochi ancora più sostenibili e più frugali dei precedenti. I Giochi devono dare impulso a una rete di trasporti pulita (in particolare la ferrovia), ben organizzata tra le due regioni e che possa essere utilizzata a lungo dopo i Giochi, come abbiamo fatto con le strade nel 1992. I Giochi saranno un evento sobrio, in un contesto di grandi cambiamenti nelle montagne, con il riscaldamento globale. Questi Giochi devono essere esemplari in termini di utilizzo delle sedi e della neve. Giochi ecologici, verdi e bianchi»
Olimpiadi 2030 – Michel Barnier nominato Primo Ministro: via libera alla firma delle garanzie finanziarie per le Alpi Francesi

Ti potrebbe interessare
Fondo – Moa Ilar pone alta l’asticella: “Primo podio in CdM? Solo questione di tempo”
La svedese Moa Ilar non ha ancora portato a casa un podio di Coppa del Mondo nelle 41 competizioni del massimo
Fondo – Emanuele Becchis trionfa in Norvegia: sua la supersprint di Trysil
Il cuneese ha vinto nettamente nella terza tappa del World Sprint Series; nella gara femminile successo per la
“Un finale che entrerà negli annali del biathlon”: il tecnico Burdet torna sulla stagione di Jeanmonnot
E’ passato ormai quasi un mese da quel rocambolesco finale di stagione a Holmenkollen, capace di decidere