Sono buone risposte quelle arrivate dalla prova di Justine Braisaz-Bouchet al Martin Fourcade Nordic Festival, che lo scorso sabato 31 agosto sé andato in scena sulle strade di un’affollata e caldissima Annecy. Nel corso della mass start inserita nel programma dell’appuntamento estivo francese per eccellenza, la biatleta transalpina ha saputo ben figurare, arrendendosi solo allo strapotere al poligono di Julia Simon e chiudendo al 2° posto. Proprio la biatleta classe 1996 è intervenuta ai microfoni di Nordic Magazine, esprimendo le sue sensazioni dopo l'evento.
Dando un giudizio generale sull’atmosfera della manifestazione Braisaz-Bouchet spiega: “Il caldo? È stato difficile, ma l’abbiamo subito accantonato perché durante la gara c’era un grande spettacolo e tanta emozione. Siamo prima di tutto dei concorrenti. Il pubblico è sempre numeroso e l'evento continua a crescere. Sono molto felice per l'organizzazione e per i volontari”.
E’ poi dovuto un accenno all’importanza di manifestazioni come il MFNF per la diffusione di sport come biathlon e sci di fondo: “Questo tipo di gare contribuisce notevolmente alla promozione degli sport invernali. Se questo può arrivare alle famiglie e ai giovani mentre si fa crescere la nostra disciplina, tanto meglio! Per noi è una “pausa” estiva in termini di allenamento e volume. Questo ci permette anche di trovare atleti internazionali. È anche molto interessante mettere a frutto i diversi blocchi di lavoro che abbiamo avviato da maggio”.
C’è poi spazio per un paragone con le gare di Le Grand-Bornand, altra località dove non manca mai l’entusiasmo: “Se esistono gare in cui l’atmosfera è come quella di Annecy o di Le Grand-Bornand? Onestamente no. Per me la tappa di Le Grand-Bornand è la tappa più pazza della Coppa del Mondo in termini di atmosfera. Come francesi siamo molto fortunati. I tifosi sono molto attivi sulle piste e penso che potresti chiedere a qualsiasi biathleta straniero, ti dirà che è un evento eccezionale. Riescono a riprodurlo ad Annecy, quindi vorrei cogliere l'occasione per celebrare il lavoro svolto. È fantastico e spero che continui”.
Esprimendosi infine sul bilancio di questa estate di preparazione, Braisaz-Bouchet aggiunge: “Sta andando bene, ma l’autunno è una stagione ‘troppo piena’ per me. Sta a me essere intelligente riguardo al rapporto allenamento/recupero. Ho anche una famiglia che mi prenderà del tempo e ne approfitterò prima dell'inverno! So che avrò un po' di relax durante questo periodo”.