Con i Campionati del Mondo di Trondheim sempre più vicini, i fondisti di tutto il mondo concentrano i loro sforzi nella preparazione estiva, ormai entrata nelle fasi cruciali, in vista delle competizione iridate. Che l’obiettivo sia di quello di strappare un pass o riconfermarsi sul podio dopo i Mondiali di Planica, l’appuntamento di Trondheim è al centro dei piani delle squadre principali e non.
Lo sa bene Ebba Andersson, che nel 2022 è salita sul gradino più alto del podio in due gare individuali: lo skiathlon e la 30km. Solo in una di queste gare, però, la svedese potrà provare a ripetersi: la 30km infatti ha lasciato il posto alla 50km, in virtù dell’equiparazione delle distanze tra i due generi. Una gara impegnativa, la 50km, che però non spaventa la 27enne di Sollefteå, che ha dimostrato durante la Toppidrettsveka di gradire molto i tracciati offerti dal centro sciistico di Granaasen.
«È una bella sfida, ma mi piace. Bisogna mettersi costantemente alla prova e superare i propri limiti, fa parte del mondo professionale. Se non piacciono le sfide, non bisognerebbe fare sport d’élite» ha dichiarato in un’intervista a Langd.se, spiegando che la sua preparazione è stata inevitabilmente modificata per questo nuovo obiettivo «Ho integrato nuove sessioni nel mio piano di allenamento in modo che il fisico possa reggere oltre 50 km. Ho già fatto alcune gare su questa distanza, ma non più di una a stagione e il contesto non era così importante. Quindi sarà un’esperienza nuova per me.»
Lo sa bene Ebba Andersson, che nel 2022 è salita sul gradino più alto del podio in due gare individuali: lo skiathlon e la 30km. Solo in una di queste gare, però, la svedese potrà provare a ripetersi: la 30km infatti ha lasciato il posto alla 50km, in virtù dell’equiparazione delle distanze tra i due generi. Una gara impegnativa, la 50km, che però non spaventa la 27enne di Sollefteå, che ha dimostrato durante la Toppidrettsveka di gradire molto i tracciati offerti dal centro sciistico di Granaasen.
«È una bella sfida, ma mi piace. Bisogna mettersi costantemente alla prova e superare i propri limiti, fa parte del mondo professionale. Se non piacciono le sfide, non bisognerebbe fare sport d’élite» ha dichiarato in un’intervista a Langd.se, spiegando che la sua preparazione è stata inevitabilmente modificata per questo nuovo obiettivo «Ho integrato nuove sessioni nel mio piano di allenamento in modo che il fisico possa reggere oltre 50 km. Ho già fatto alcune gare su questa distanza, ma non più di una a stagione e il contesto non era così importante. Quindi sarà un’esperienza nuova per me.»
Tra i tanti ostacoli che si frappongono tra la svedese e la medaglia d’oro in questo format ce n’è uno che risponde al nome di Therese Johaug, tornata alle gare di sci di fondo espressamente per provare a strappare questa nuova medaglia iridata in palio davanti al suo pubblico, in quel di Trondheim. Benché la 36enne sia favorita dai vari bookmaker, la svedese può contare allo stesso modo con i favori dei pronostici, se non altro per il podio, cosa che non le fa soffrire affatto il peso del palmares della norvegese.
«Il suo ritorno non è una sorpresa, dobbiamo solo prepararci ad affrontare un’altra avversaria di alto livello. La sua presenza è un vantaggio per me, le piace imporre un ritmo elevato e questo non mi dispiace.» Ad ogni modo, prima di ragionare sulla gara in sé e su un’eventuale strategia, la svedese preferisce concentrarsi sulla preparazione: «C’è ancora molto tempo e molte cose da fare prima dei Mondiali.»
«Il suo ritorno non è una sorpresa, dobbiamo solo prepararci ad affrontare un’altra avversaria di alto livello. La sua presenza è un vantaggio per me, le piace imporre un ritmo elevato e questo non mi dispiace.» Ad ogni modo, prima di ragionare sulla gara in sé e su un’eventuale strategia, la svedese preferisce concentrarsi sulla preparazione: «C’è ancora molto tempo e molte cose da fare prima dei Mondiali.»