Sono notizie in bianco e nero quelle che giungono da Parigi, dove sono in corso in questi giorni le Paralimpiadi. Oggi era la giornata di Giuseppe Romele, vincitore della Coppa del Mondo di sci di fondo paralimpico, chiamato a prendere parte alla competizione a cinque cerchi nella disciplina del paratriathlon, categoria PTWC. Per lui, così come per l'altro azzurro Giovanni Achenza, una competizione che prevedeva una frazione di nuoto (750 m), seguita da una parte di bici (20 km in handbike) e un tratto finale di corsa (5 km con sedia a rotelle da corsa).
La notizia poco felice per Romele è quella della squalifica, arrivata a gara in corso con l'accusa di aver guidato nella zona di transizione tra la frazione di nuoto e quella di ciclismo, ovvero - come spiegato dallo stesso Romele in alcune dichiarazioni riportate dalla Gazzetta dello Sport - per essere transitato in una zona proibita con l'handbike: "C'è stato un disguido in bici, con l'handbike, al primo giro. Sono arrivato dove c'era la transizione e personalmente non ho ben capito la direzione che dovevo prendere, visto anche il fastidio del terreno, molto vibrante. La moto della giuria che mi stava filmando era molto vicina a me e visto che dovevo mantenere la destra sono finito, erroneamente, nella transizione. Poi lì non c'era nessuno a dirmi o a farmi capire la direzione, ma non è la prima volta che mi capita. Certo, non bisogna fare questi errori in una Paralimpiade, però adesso vediamo con i giudici cosa si può fare".
L'azzurro ha tuttavia potuto portare a termine la gara, concludendo la sua prova con un 4° posto virtuale, appena ai piedi del podio. Ora per Romele, momentaneamente escluso dalla classifica, ci sarà spazio per il ricorso, sperando di poter essere riammesso in classifica. Il suo compagno di squadra Giovanni Achenza, invece, ha chiuso al 5° posto (6° se dovesse essere accolto il ricorso di Romele). La medaglia d'oro è andata all'olandese Jetze Plat, mentre al secondo posto ha chiuso l'austriaco Florian Brungraber, davanti all'altro olandese Geert Schipper.
In ogni caso, la prova di Romele è di grande spessore e conferma le ottime capacità dell'atleta azzurro, già medagliato olimpico nello sci di fondo paralimpico a Pechino 2022. Le risposte arrivate dal campo di gara fanno ben sperare per il futuro, considerando che Romele pratica questa disciplina da soli 2 anni.