Julia Simon è già in forma per l’inverno. La biatleta francese, vincitrice della Coppa del Mondo 2022/23, ha dato filo da torcere alle sue avversarie nella mass start andata in scena ieri pomeriggio a margine del Martin Fourcade Nordic Festival. Sulle strade di Annecy, la transalpina ha vinto e lo ha fatto alla sua maniera, con una prestazione solida al poligono. Intervistata a caldo da Nordic Magazine, Simon racconta le sensazioni provate in pista, gettando un occhio anche alla prossima stagione.
Innanzitutto, non può mancare una battuta sul caldo, che non ha dato tregua agli atleti nel pomeriggio di Annecy: “Ho davvero provato a gestire il caldo. Era la mia più grande ‘paura’. Faccio veramente fatica ad affrontare questo aspetto. Non volevo essere troppo accaldata fin dall'inizio perché l’ho già sperimentato un’altra volta e ho avuto difficoltà a finire la gara. Volevo essere regolare e mettere a segno i colpi”.
Interrogata poi sull’importanza di far bene anche in queste manifestazioni estive, la francese non ha dubbi: “Se è importante fare bene anche qui? Ovviamente! Non è l'evento più importante della stagione come i Mondiali, ma è comunque importante perché siamo davanti al pubblico francese. Sono competitiva e mi piace gareggiare. Mi piace fare belle gare e odio perdere. Oggi le cose sono andate bene quindi sono molto soddisfatta. È sempre un piacere mettere un pettorale”.
Non manca poi un riferimento al contributo cruciale che una manifestazione del genere può dare alla preparazione fisica: “Questo serve a finalizzare un ottimo blocco di lavoro. Siamo appena stati in raduno, quindi è stato molto difficile arrivare qui già stanchi. Questo vale anche per gli stranieri che hanno più o meno lo stesso ritmo. Ciò consente anche di effettuare lavori in condizioni reali con stress e pubblico rumoroso. Bisogna approfittare di ogni gara. Come proseguirà il lavoro? Ci sarà una breve settimana di riposo e torneremo a lavorare con la squadra durante le due settimane di raduno a Lenzerheide. Dormire, mangiare, allenarsi, questa è la vita quotidiana di un atleta. Approfitterò anche degli amici a casa per rilassarmi”.
Infine, uno sguardo al prossimo inverno: “È lontano e allo stesso tempo proprio lì. Tutto passa molto velocemente. Non ci si deve perdere e bisogna essere pronti a indossare velocemente il pettorale. Il carico di lavoro si evolverà e ci arriveremo naturalmente. Mi piace l’autunno perché è il ritorno dei lavori d’intensità. Non vedo l’ora che nevichi di nuovo perché oggi faceva troppo caldo (ride, ndr)”.