Le gare di biathlon sono state al centro del Martin Fourcade Nordic Festival di Annecy nel pomeriggio di sabato 31 agosto. Al femminile, la campionessa francese Julia Simon ha trionfato con margine sulla connazionale Justine Braisaz-Bouchet e sulla norvegese Ingrid Landmark Tandrevold. Subito dopo, nella gara maschile, lo svizzero Sebastian Stalder si è imposto sui due francesi Eric Perrot e Émilien Jacquelin.
Il format
Il format della gara di biathlon sugli skiroll prevede una mass start di circa 8,5km per le donne e 10km per gli uomini, con nove atlete e atleti al via. Quattro le sessioni di tiro, con regole diverse da quelle del biathlon tradizionale: si hanno a disposizione tre ricariche per coprire tutti i bersagli; in caso di bersagli non coperti nemmeno con le ricariche, le atlete e gli atleti devono fermarsi nella zona della penalità per 10 secondi per ogni colpo mancato.
In questa edizione del MFNF non hanno partecipato atlete e atleti italiani.
La gara femminile
Nove atlete erano al via nella gara femminile: Jeanmonnot, Tandrevold, Braisaz-Bouchet, Simon, Haecki-Gross, Voigt, Gandler, Chauveau e Tomingas.
La prima sessione di tiro è stata difficoltosa per tutte, in particolare per Haecki costretta a due penalità (20 secondi) e fuori gara fin da subito. Julia Simon, grazie ad uno zero abbastanza rapido, ha accumulato un buon vantaggio con la seconda sessione di tiro, precedendo le avversarie di 14 secondi; ha mantenuto questo vantaggio anche alla terza e quarta sessione di tiro, grazie alla rapidità del suo tiro in piedi. Justine Braisaz-Bouchet ha pagato la lentezza al tiro e qualche errore di troppo, che non le hanno consentito di lottare per la vittoria. Al termine dell’ultima sessione di tiro, Ingrid Landmark Tandrevold è uscita dal poligono con cinque secondi sulla terza francese Lou Jeanmonnot, vantaggio che è riuscita a mantenere per salire sul podio, seppur molto staccata dal tandem francese di testa.
Simon, con 5 errori complessivi, ha concluso la prova in 23:34.1, staccando di 14.3 secondi Braisaz, che ha commesso un errore in meno. Tandrevold, con soli tre errori, è arrivata terza con 54.8 secondi, Jeanmonnot quarta con quattro errori a 58.7 secondi. Chauveau (0+5) è arrivata quinta (+1.02) e, più staccate, Tomingas (1+7) sesta a 1.17 e Gandler (3+6) a 1.44. Mai davvero in gara Voigt, precisa al tiro (0+4) ma alla fine ottava (+2.37), e Haecki-Gross (2+4), nona a 3.34 minuti.
Al termine della gara, Julia Simon ha dichiarato che la sua strategia era quella di stare con il gruppo per fare poi la differenza col tiro in piedi (anche se di fatto aveva già accumulato un buon vantaggio dopo la seconda sessione di tiro a terra). Simon ha inoltre spiegato che il problema principale per lei era che faceva molto caldo e che per questo ha un po’ sofferto soprattutto a gestire il tiro a causa dei battiti alti. Simon si è detta felice del risultato, visto comunque come una prosecuzione dell’allenamento e non come una gara importante.
La gara maschile
Nove atleti al via anche per la gara maschile: Jacquelin, Perrot, Kuehn, Fillon-Maillet, Stalder, Claude, Fak, Krcmar e Filip Fjeld Andersen.
Jacquelin ha vanificato il vantaggio accumulato durante il primo giro con due penalità al primo poligono, mentre il connazionale Perrot e lo sloveno Fak, entrambi con lo zero, ne hanno approfittato per portarsi in testa. Fak ha accumulato vantaggio grazie ad un altro zero al secondo poligono, precedendo Fillon-Maillet, con lo zero, e Perrot, che ha usato tre ricariche. Perrot e lo svizzero Stalder hanno staccato la concorrenza al primo poligono in piedi, in quanto unici nel gruppo di testa a non essere incappati nella penalità. All’ultimo poligono di una gara entusiasmante, Fak ha vanificato il suo vantaggio a causa di due penalità, così come Jacquelin che stava recuperando terreno; una penalità per Fillon-Maillet.
Stalder è uscito dunque per primo dall’ultimo poligono nonostante due errori, e con una dozzina di secondi di margine. Jacquelin ha recuperato terreno, con una sola ricarica utilizzata. Perrot, nonostante una penalità, è uscito terzo dal poligono e mantenere il vantaggio per chiudere sul podio.
Stalder, con sei errori complessivi, ha completato la prova in 25:29.5, staccando Jacquelin (4+9) di 8.7 secondi e Perrot (1+8) di 17.6 secondi. Più attardato il resto degli atleti, in generale molto fallosi al poligono.
Stalder, intervistato al termine della gara, ha parlato di un’atmosfera fantastica e ha apprezzato il tifo del pubblico lungo il percorso. Ha dichiarato che non vede l’ora di gareggiare con le temperature invernali.