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Sci di fondo

Sci di fondo – Therese Johaug si stringe a Sinner: “Mi dispiace molto per lui, perché conosco quella sensazione”

Continuano a farsi sentire gli echi della vicenda che ha colpito il numero 1 al mondo del Tennis, Jannik Sinner, e lo ha visto coinvolto in un caso di doping per essere risultato positivo, durante due test antidoping, alla sostanza illegale Clostebol in occasione del torneo di Indian Wells di marzo. Oltre ad essere stato privato del premio in denaro e dei punti in classifica conquistanti nel torneo californiano, Sinner non ha ricevuto altre sanzioni dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA), organo indipendente della International Tennis Federation (ITF).

Una storia, che come abbiamo raccontato per primi, è molto simile ma anche molto diversa da quella di Therese Johaug, fermata per 18 mesi proprio per l’assunzione della stessa sostanza nel 2016. Johaug, a differenza di Sinner, era a conoscenza di cosa stava assumendo, anche se ignara che fosse una sostanza illegale. Sinner invece lo ha assunto – in quantità assolutamente irrilevante per la prestazione sportiva – per trasmissione intradermica dal suo fisioterapista che ne aveva fatto uso su di sé. La stessa campionessa norvegese, in un’intervista al giornale norvegese VG, riconosce questa differenza sostanziale, "scagionando" il tennista altoatesino.
"Non lo ha usato personalmente. Io l’ho usata e mi sono messa la crema da sola. È una questione completamente diversa quando è coinvolta una terza parte. Come atleta, non puoi sapere cosa ha usato lo staff e lui non ha mai avuto alcun miglioramento delle prestazioni dalle minuscole dosi che ha assunto. È importante usare il giudizio in questi contesti, non è una questione di bianco o nero”.
Johaug mostra la sua solidarietà nei confronti di Sinner, comprendendo le sensazioni che sicuramente starà provando in questi giorni, anche se questa storia sembra essersi conclusa positivamente. "Ti chiedi come diavolo sia potuto succedere a lui. Quando l’ho letto, ho pensato: “Oh, mio Dio…”. Innanzitutto, mi dispiace molto per lui, perché conosco quella sensazione. Non aveva idea che il fisioterapista stesse usando quello spray. Si spiega con le quantità che aveva in corpo rispetto a me. Io l’ho spalmato su un labbro pieno di sangue, mentre lui l’ha preso massaggiando un mignolo."
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