La solitudine dei numeri primi. Non è solo il titolo di un celebre romanzo, ma è anche un’immagine che rende bene l’idea dell’attuale situazione di Johannes Høsflot Klæbo. Lui, numero uno e punta di diamante indiscussa della nazionale norvegese, va avanti con gli allenamenti in solitaria, seguendo una programmazione che si declina in maniera completamente diversa rispetto al resto della nazionale. Eppure è proprio questa la sua forza, il punto a favore che negli ultimi anni gli ha permesso di adattare il lavoro al suo fisico e alle risposte ricevute dal campo di allenamento, arrivando a vincere vagonate di titoli. E così, mentre il resto della squadra norvegese rimane in Europa, Klæbo vola negli Stati Uniti per allenarsi in altura.
Come testimoniato dalle foto pubblicate sui propri canali social, infatti, il campione olimpico, mondiale e detentore di 4 Coppe del Mondo si trova attualmente a Soldier Hollow, nei pressi di Salt Lake City. La località nello Utah, che nell’ultima stagione ha ospitato una tappa della Coppa del Mondo di biathlon, è infatti situata in altura, oltre i 1700 metri sul livello del mare. Un aspetto che la rende un luogo ottimale per alcuni blocchi di lavoro estivo in quota. La sua è infatti una posizione ideale per questo tipo di allenamenti, alla stregua delle località italiane di Livigno e Lavazé, spesso scelte dagli atleti per il lavoro in quota.
Prima di recarsi negli Stati Uniti, Klæbo aveva preso parte ad alcune gare in Norvegia, inserite nel Toppidrettsveka, il circuito estivo che si svolge proprio nella zona di Trondheim, città natale del norvegese e sede dei prossimi Mondiali. Complice qualche acciacco fisico, che aveva costretto Klæbo a saltare il Blinkfestivalen, le risposte al Toppidrettsveka non sono state tuttavia in linea con le aspettative. Ma questo non ha di certo scoraggiato il norvegese, consapevole di quanto i risultati estivi possano dimostrarsi spesso poco indicativi in ottica invernale. E così, avanti tutta con la preparazione e partenza per l’America, continente che aveva già visitato, gare a parte, a maggio quando era stato a New York.
Non solo un buon luogo dove allenarsi: per Klæbo, la permanenza a Soldier Hollow può rappresentare anche un’importante opportunità per entrare a contatto con quella che è una delle strutture dedicate al biathlon e allo sci di fondo più importanti degli Stati Uniti. Non solo l’ultima Coppa del Mondo di biathlon, Soldier Hollow sarà la sede di tutte le competizioni di biathlon e sci di fondo alle già assegnate Olimpiadi del 2034. Considerando che mancano 10 anni, è lecito pensare che per quell’occasione Klæbo avrà già appeso gli sci al chiodo (avrà 37 anni), ma – chissà – non è da escludere che su questa pista possa tornare presto la Coppa del Mondo di sci di fondo. Considerati il successo della recente tappa di Minneapolis e l’entusiasmo mostrato da tutto l’ambiente americano per le gare ospitate nel Theodore Wirth Park, sicuramente gli Stati Uniti verranno tenuti in considerazione nella programmazione dei calendari futuri. Per quanto riguarda la Coppa del Mondo di sci di fondo, in particolare, una gara a Soldier Hollow manca dal gennaio 2001, quando su questa pista si disputò la tappa preolimpica, che fece da apripista ai Giochi di Salt Lake City 2002.
Sci di fondo – Klæbo sceglie gli Stati Uniti per gli allenamenti in altura: il norvegese al lavoro sulla pista di Soldier Hollow
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