Il nome di Linn Svahn è uno dei più promettenti nel panorama dello sci di fondo svedese. La scorsa stagione, la 24enne è andata vicinissima a fare qualcosa di incredibile per la Svezia: vincere la Coppa del Mondo generale come nessuna fondista ha fatto prima d'ora. L'impresa di battere Jessie Diggins in rimonta dopo la conquista del Tour de Ski da parte della statunitense non è riuscita, ma è comunque tornata a casa con la Coppa di Specialità sprint e adesso si sta preparando ad una stagione chiave, quella che ha i Campionati del Mondo come appuntamento principale del calendario, competizione in cui la svedese è ancora a corto di medaglie.
I Mondiali di Trondheim le offrono ora una chance per provare a colmare questo vuoto: inoltre, per la prima volta in carriera, dovrebbe arrivare senza ostacoli, a differenza di quando accaduto nelle edizioni precedenti a causa del grave infortunio alla spalla che l'ha condizionata dal 2021 in avanti.
"Fa una grande differenza allenarsi in estate e in autunno senza doversi riabituare” spiega Svahn quando Sportbladet la incontra durante il ritiro della squadra nazionale a Trondheim. L'atleta di Lycksele ritiene che sia un vantaggio allenarsi a lungo là dove si disputeranno le gare iridate. "Penso però che sia utile conoscere il posto, è utile stare nello stesso alloggio. Si torna in un posto che si conosce già. Ed è utile per l'allenamento poter vedere la pista da skiroll, che è identica alle piste da gara che percorreremo. Quindi, naturalmente, è positivo."
Durante l'estate Svahn sta portando avanti un programma di allenamento ambizioso e determinato, guidato da Marcus Bystedt e Ola Ravald, ispirato all'atletica, con sessioni a doppia soglia. Ci sono quindi degli aspetti su cui lavorare con più decisione in ottica invernale, ma non è del tutto chiaro su cosa migliorerà esattamente.
"Durante l'estate cerco di non avere una visione così dettagliata del 'questo è ciò in cui sarò brava', ma cerco solo di costruire una base solida. In autunno mi concentro maggiormente sui piccoli dettagli in cui si vuole migliorare. Ma ho cercato di tenerli un po' lontani da me per non diventare troppo specifici troppo presto” spiega "Abbiamo pensato di rendermi un po' più specifica quest'anno, rispetto all'anno scorso. L'anno scorso volevo essere brava nella maggior parte delle cose. Quest'anno voglio concentrarmi un po' di più sulle sprint. È lì che vedo che ho le migliori possibilità di vincere una medaglia e un oro in un Mondiale. Quindi, saranno introdotti un po' più di eventi di questo tipo."
Sebbene Svahn sia una specialista della sprint, non le mancano nel palmares vittorie sulla distanza, ed è convinta di poter acquisire le capacità per vincere tutti i tipi di gara, ma non è un obiettivo che le interessa in questo momento e di certo non tutto in una volta. "Penso di avere le caratteristiche per farlo. È solo una questione di volontà. Ma se volessi vincere una 50km in tecnica libera, non vincerei una sprint classica, non credo. Ci sono alcuni che ci riescono, ma non credo che ci riuscirei. Il livello è così alto che non si può essere bravi a metà in tutto e aspettarsi di vincere una competizione. Se vuoi essere bravo in qualcosa, puoi esserlo davvero, ma poi sarai un po' peggiore in qualcos'altro. Per me, una gara di 50km in tecnica libera non è ancora particolarmente attraente." Per il momento, dunque, la Coppa del Mondo di sci di fondo non dovrà guardare alla svedese se cerca una nuova regina "all around" come lo è stata, per esempio, Therese Johaug.
A proposito di Johaug, Svahn avrà la possibilità di ritrovarsi in pista con lei, o forse no, visto che la norvegese ha messo nel mirino la 50km, format ben lontano dal carnet della svedese. "Penso che probabilmente saremo un po' agli antipodi. Allo stato attuale delle cose, non sarò sulla linea di partenza di una 50km ai Campionati del Mondo. E forse quello sarà il suo evento preferito quest'inverno. Ma penso che la incontrerò sicuramente alle gare e sarà emozionante”
Del resto, Svahn ha deciso di gareggiare con costanza nel prossimo inverno, a differenza dei alcune compagne di squadra che hanno già annunciato di rinunciare al Tour de Ski, come fanno molti atleti nell'anno dei Mondiali: per lei però è fondamentale trovare il giusto ritmo di gara. "Sto bene quando gareggio molto e voglio gareggiare molto. Questo era l'obiettivo dell'anno scorso: fare più gare possibili e acquisire solidità. Forse dovrò fare qualche compromesso sul programma di gare durante la stagione, ma non intendo togliere il Tour dal calendario”